Il Messina manca ancora l’appuntamento con la vittoria, che non arriva neanche a Vallo della Lucania. Nonostante ciò, mister Venuto, intercettato dai microfoni di Radio Amore, si dice fiducioso sul prosieguo del campionato: “La squadra mi è sembrata in crescita rispetto alle prime prestazioni, si è espressa bene anche in inferiorità numerica. Abbiamo collezionato le occasioni più nitide della gara, siamo stati superiori nel possesso palla. Peccato di non aver potuto usufruire di tutti i nuovi arrivi. C’è stato un salvataggio sulla linea, un rigore che c’era e non ci è stato assegnato, una conclusione pericolosa di Lavrendi. Per ora non ci gira, ma siamo sulla strada giusta”. Il tecnico torna anche sull’episodio del suo allontanamento dalla panchina a poco più di dieci minuti dalla fine: “In quel momento mi sono sentito parte lesa, dalla panchina sembrava netto. Ho protestato nei limiti della correttezza, ma il guardalinee, forse troppo fiscale, ha chiamato l’arbitro. In ogni caso la squadra ha continuato a giocare e ha sfiorato il vantaggio. Questi episodi non ci consentono di fare il salto di qualità. Non siamo una schiacciasassi ma stiamo formando un’identità. Abbiamo avuto le nostre palle-gol e probabilmente dovremo essere meno tecnici e più concreti”. Il mister si lascia andare anche a qualche considerazione sulla condizione generale dei suoi calciatori: “Abbiamo una condizione fisica più brillante rispetto alle altre perché negli ultimi 20 chiudiamo gli avversari nella loro metà campo. Oggi in 10 abbiamo giocato come se fossimo in 11. La condizione ora deve essere accompagnata da qualche gol in più. Mi auguro che riusciremo ad essere più fortunati in futuro, ma anche più cinici e determinati. I ragazzi sono alla prima esperienza importante, ma ne usciremo. La squadra mi è sembrata all’altezza della situazione”. Infine chiusura sulle possibilità di esonero, non del tutto improbabile alla luce dei risultati fin qui ottenuti: “A me interessa andare avanti col mio lavoro, mentre tutto il resto rappresenta una distrazione da quella che è la realtà. Abbiamo iniziato in ritardo e non sono ancora riuscito ad utilizzare gli ultimi innesti. Non è e non deve essere una scusa, ma serve comunque pazienza, a prescindere dal fatto che ci chiamiamo Messina. Abbiamo fatto una buona partita, ma gli episodi ci sono stati negativi. In questo momento sono fiducioso perché la squadra ha tenuto il pallino di gioco per tutti i 90’. Gli avversari non ci hanno impensierito e negli ultimi minuti in 10 abbiamo impensierito la Gelbison”.