Mentre per il personale della MessinAmbiente lo scenario è ancora tutto da programmare, per quello dell’AtoMe3 il traghettamento occupazionale verrà sottoscritto sotto la benedizione di San Francesco, il prossimo 4 ottobre. Dunque nel primo caso, la Cgil continua ad assumere una posizione forte e di denuncia in difesa di tutte le maestranze, per il secondo si annuncia un risultato che è frutto della battaglia condotta dallo stesso sindacato per il cantiere di Taormina, grazie alla quale sono stati salvaguardati tutti i diritti economici, normativi e contrattuali.
Questa mattina in conferenza stampa, la segretaria della Cgil Messina Clara Crocè e il segretario generale della Fp-Cgil Francesco Fucile hanno chiarito i termini del transito di personale che vede coinvolti i lavoratori dell’AtoMe3 e quelli di Messinambiente.
“Giorno 4 – hanno dichiarato Crocè e Fucile – firmeremo il passaggio dei lavoratori dell’Ato3 alla società MessinaServizi Bene Comune, dopo gli accordi siglati sabato a Taormina. Se avessimo accettato quando proposto dall’Ispettorato del Lavoro e da alcune organizzazioni i lavoratori avrebbero corso il rischio di trovarsi senza tutele come quelli di Santa Teresa Riva”.
La Cgil pretenderà anche per i lavoratori dell’Ato3 che l’assunzione alla Srr avvenga con contratto a tempo indeterminato e subordinato ai sensi dell’art.6 del Contratto nazionale di lavoro. Così i lavoratori conservano le tutele previste dall’art 18 della Legge 300/70 (senza Jobs act) e mantengono lo status quo, contrariamente a quanto accaduto ai lavoratori di Santa Teresa Riva e fortemente contestato dalla Fp Cgil.
“Per i lavoratori della Messinambiente – hanno spiegato Crocè e Fucile -. Non è possibile che in una stessa azienda si assumono lavoratori con tutele diverse e ciò accadrà grazie al governatore Crocetta che non solo non ha voluto chiarire che il trasferimento dei lavoratori tra società partecipate può avvenire ai sensi dell’ art.202 D.lgs 152/2006 ma ha peggiorato ancor più la situazione discriminando i lavoratori con l’ultima ordinanza”. “Paradossalmente – è stato sottolineato – la MessinaServizi bene comune dovrà assumere i 540 lavoratori con due modalità diverse, i primi quelli che hanno un’anzianità maggiore dovranno transitare alla Srr, quelli assunti dopo il 2009 tramite l’art.6 del Ccnl. Quindi i secondi avranno più tutele dei primi. Per Cgil e Fp è necessario garantire tutele per tutti i lavoratori della MessinAmbiente, senza distinzioni e discriminazioni.
Cgil e Fp chiederanno agli organi competenti di intervenire sull’ultima ordinanza del presidente della Regione e denunciano questo clima sulle spalle dei lavoratori.
Cgil e Fp chiamano fortemente in causa il sindaco Accorinti e l’intera giunta comunale perché siano parte attiva nella gestione di questa vertenza. “Al momento – è stato fatto presente – lasciata in capo all’amministratore unico della MessinaServizi che continua a tentennare trincerandosi dietro continue consulenze legali”.