Mentre a Letojanni, in piazza Cagli, si celebra l’ironico anniversario della frana che proprio oggi compie due anni, il Cas fa il punto della situazione sullo stato d’attuazione degli interventi di ripristino.
“A seguito di un evento meteorologico di notevole portata verificatosi in data 05.10.2015 una grande quantità di materiale roccioso e massi si è riversato lungo la carreggiata monte della Me–Ct (località Silemi di Letojanni). Il Cas ha immediatamente mobilitato gli uffici tecnici e le squadre di pronto intervento circoscrivendo la frana ed il materiale caduto, evitando che il materiale si riversasse anche sull’altra corsia di marcia (valle) che è stata utilizzata da allora in doppio senso di circolazione per garantire la prosecuzione della viabilità. Nei giorni successivi, il Consorzio ha posto in essere energici interventi di messa in sicurezza del piede della frana, realizzando una provvisoria massicciata drenante sulla cui sommità è stata posta una rete paramassi.
Va precisato che nell’intera vicenda il Cas è parte lesa per avere subìto, oltre che l’invasione della carreggiata autostradale, rilevanti danni (noti a tutti) dalla frana di un territorio in cui ricadono centinaia di costruzioni di competenza urbanistica esclusiva del Comune di Letojanni.
Il Consorzio non avrebbe potuto neppure provvedere a mettere in sicurezza il territorio per liberare l’autostrada in quanto quell’attività rientra nell’esclusiva competenza della Protezione civile e del Comune di Letoianni. Sull’accaduto c’è in corso un’indagine della magistratura che non riguarda l’operato del Cas. Da allora, tuttavia, chiunque affronti la questione ne attribuisce la responsabilità al Consorzio con evidente danno anche d’immagine per lo stesso.
Con grande senso di responsabilità il Cas, all’indomani della frana, ha senza indugio offerto alla Protezione civile della Regione Siciliana – alla quale spetta la ricostruzione dei danni causati dall’evento naturale – la massima disponibilità ad una collaborazione istituzionale per realizzare in tempi rapidi i lavori necessari, se del caso, anche con somme anticipate dal Consorzio. Una decisione di grande sensibilità per liberare una strozzatura che avrebbe penalizzato gli utenti creando maggiori criticità alla viabilità della tratta.
La Protezione civile ha apprezzato tale disponibilità e ha invitato il Cas a redigere uno specifico progetto di livello esecutivo per la messa in sicurezza dell’area. Nel maggio 2016, la Protezione civile regionale nomina il suo dirigente generale, Calogero Foti soggetto attuatore (ex O.C.D.P.C. 340/2016).
In data 8-11-2016 il soggetto attuatore ing. Calogero Foti nomina “Ente Attuatore” il Cas ed il relativo Rup per tutti gli adempimenti, normativamente disciplinati, per la progettazione di livello esecutivo. In data 25/11/2016 il Cas impegna oltre 6.000.000,00 di Euro (propri fondi) per i lavori.
La restante quota di € 4.000.000,00 è stata ammessa a finanziamento con il Piano di cui alla O.C.D.P.C. 340/2016. Chiusa la parte prettamente burocratica, è emersa l’esigenza (a seguito di ulteriori indagini geognostiche integrative) di calibrare l’intervento di stabilizzazione del pendio attraverso la realizzazione di una paratia e di una doppia galleria artificiale sulle carreggiate di monte e di valle (anche con il placet della A.G.).
E’ in corso di completamento il progetto esecutivo dell’intero intervento (la consegna è preventivata entro il 18 ottobre), cui seguirà, secondo norma, l’approvazione ed il proseguo dell’iter di appalto a cura del soggetto attuatore (Protezione civile regionale)”.
Una torta a forma di frana. L’anniversario della frana non poteva passare inosservato, così grazie al tam tam mediatico sui social network è stata organizzata un’ironica festicciola con tanto di torta che “rievoca” la frana. Oggi è il secondo anniversario con la speranza che sia l’ultimo. Presente anche l’avv. Carmelo Calì di Confconsumatori.