L’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, la Fondazione Poliambulanza, l’Humanitas Research Hospital, il Policlinico Universitario Campus Bio-medico, il Centro Chirurgico Toscano, l’ISMETT e il Gaslini, nonché il C.O.T. di Messina sono le aziende sanitarie che hanno dato vita a Health in Italy, il network made in Italy che promuove nel Bel Paese il turismo sanitario, termine quest’ultimo con il quale ci si riferisce a tutti quei soggetti che si recano in un paese diverso da quello di origine per ricevere delle cure sanitarie.
Al riguardo, il presidente dell’Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri, Alberto Oliveti, ha affermato: “Nel Rinascimento dall’estero si veniva in Italia per prendere ispirazione dalla nostra accademia medica. Oggi, sempre di più, sono i medici laureati nelle università italiane che emigrano facendo la fortuna dei Paesi che li fanno specializzare e li assumono. Il turismo medico rappresenta un’opportunità per invertire questa tendenza, creando nuovi posti di lavoro in Italia e restituendo alla nostra sanità il ruolo di primo piano che ha sempre avuto nella storia”.
Il network Health in Italy include strutture sanitarie e non sanitarie in base a criteri molto selettivi ed esigenti, basati sull’analisi dell’efficacia delle cure (outcome), della qualità e della sicurezza dei pazienti (ispirati agli standard Joint Commission International), e delle capacità di accoglienza di pazienti internazionali (secondo gli standard di hospitality).