Anche quest’anno sono centinaia gli studenti messinesi che, assieme ai loro coetanei in tutta Italia, sono scesi in piazza per protestare contro l’Alternanza scuola lavoro istituita dalla legge 105/2017 (la cosiddetta Buona Scuola) con lo scopo di “dare nuove competenze trasversali ai ragazzi dai 15 ai 18 anni” attraverso un’attività formativa da svolgere nelle diverse imprese o enti del territorio, ma che nella realtà il tutto si traduce spesso, in assenza di adeguate forme di controllo, nella possibilità per le imprese di attingere ad un serbatoio di manodopera a costo zero.
Tra le principali rivendicazioni dei manifestanti troviamo dunque il non voler essere considerati dalle imprese alla stregua di tirocinanti senza diritti (e senza paga).
Foto di Rocco Papandrea.