“Noi abbiamo fatto la scelta per primi di individuare la scelta del candidato Presidente della Regione Siciliana. Musumeci sarà un Governatore straordinario. Penso che la provincia di Messina sarà in grado di esprimere un rappresentante del popolo per le Amministrative, lo riconosco in Cateno De Luca. Saremo la vera sorpresa di questa campagna elettorale. Supereremo le due cifre. CVome Udc insieme a Sicilia Vera Rete Democratica siamo dati all’11%”. Un’apoteosi del Segretario nazionale dell’Udc e parlamentare europeo, Lorenzo Cesa, invitato a partecipare questa mattina, nell’ex chiesa di Santa Maria Alemanna, ad una convention dedicata alla propaganda elettorale che guarda a inizio novembre con occhi ingordi di sfida insieme ad una coalizione piuttosto audace. Non a caso nelle fila ci sono due capilista, già deputati regionali Cateno De Luca detto Messina e Rosario Sidoti in forza Udc e a seguire la Dirigente sindacale Nazionale, Antonino Calà, l’insegnante Helga Corrao, il Sindaco di Santa Teresa di Riva, il 30enne Danilo Lo Giudice che si avvale di quattro assessori 32enni, il medico Caterina Panarello, l’ex Presidente del Consiglio comunale di Messina, Giuseppe Previti (detto Pippo), la sindacalista Daniela Zirilli. A moderare il Coordinatore provinciale dell’Udc, Giovanni Frazzica che ironizza sempre: “A Messina abbiamo assistito a tutto, manca solo l’assalto delle cavallette”.
Sulla questione del “distacco in famiglia” con l’altro parlamentare nazionale Gianpiero D’Alia, Cesa afferma di escludere dagli attriti i rapporti personali che restano tali e quali, buoni come lo erano con il padre di Gianpiero.
“D’Alia ha fatto una gran fatica a comporre le liste. Il giorno prima sei contro e il giorno dopo fai il tappetino del Governo Crocetta non è un’eccezionale strategia. Il nostro peso elettorale sarà fortissimo. Non puntiamo a riempire i Gabinetti degli Assessorati ma ad attuare la vera politica fuori dai Palazzi. Senza Pippo Naro non saremmo qui”.
Sul futuro dell’Autorità portuale si esprime in maniera più asettica di altri parlamentari, forse da cittadino romano, sostenendo che l’accorpamento con Gioia Tauro per Messina non sia denigrante o antieconomico ma che possa collocare comunque la Città dello Stretto sul piedistallo rispetto al comune calabrese. D’altronde, ci sono esempi di Authority al nord Italia – riferisce – che funzionano con metodi di sviluppo all’avanguardia senza danneggiare alcuna delle componenti”.
Sull’assenza del capogruppo consiliare a Palazzo Zanca, Donatella Sindoni, quest’oggi, sul palco o in platea, è Cateno De Luca a rispondere: “La consigliera mi ha chiamato ieri per recriminare sulle parole durissime che ho usato contro il Consiglio comunale, come se lei fosse inclusa. Le ho garantito che stasera ci saremmo visti per un tete a tete per discutere della campagna elettorale e che lei sarà una parte rilevante del nostro gruppo politico e di lavoro. Bando alle voci di un suo possibile allontanamento e di una sua volontà ad intrattenere relazioni con altri partiti”.
Foto Rocco Papandrea