“Ho rinunciato alla candidatura alla presidenza. Ho rinunciato a quelle a Palermo e Catania. Ho rinunciato alla lista, e secondo un sondaggio Ipsos di marzo solo il simbolo vale 50 mila voti. Dovermi prendere la responsabilita’ della mancata presentazione, come sostiene qualcuno nel Pd, è ingeneroso. A quella candidatura ci tenevo”.
Lo afferma in un’intervista a La Repubblica-Palermo Rosario Crocetta, presidente uscente della Regione Siciliana, in merito all’esclusione della sua lista elettorale a Messina. “Non c’e’ un complotto – aggiunge -. Molta di questa gente non aveva esperienza nella presentazione delle liste. E poi l’auto di Davide Siragusano si è guastata durante il tragitto. Con lui c’era Nicola Barbalace, che ha un sacco di voti e puntava a un seggio”. Crocetta ha chiesto al Pd di “essere leale”, e alla domanda su cosa preveda l’accordo, risponde cosi’: “Che io sia chiamato nella segreteria nazionale del Pd. Se non avviene credo ci sia un vulnus, ma non credo che Renzi non manterra’ la parola”. E un seggio alla Camera? “Mi sembra fisiologico, sono il presidente uscente”. E alla domanda se continuerà a sostenere il candidato presidente del centrosinistra, Fabrizio Micari, risponde così: “Certo, appoggiando i candidati del Pd e del Megafono. E spero che alla fine qualcuno mi dica grazie. Compreso Orlando”