“La piscina comunale di contrada Bongiovanni è stata depennata dai circuiti sportivi agonistici della Fin internazionali, nazionali e regionali”. A comunicarlo è Alessandro Marco Gaglio, portavoce del Corpo volontario di soccorso in mare che gestisce il complesso natatorio.
“In questo modo – spiega Gaglio – è morta la speranza dei cittadini di praticare il nuoto, in piena libertà. Grazie al sindaco di Taormina, Eligio Giardina e al suo assessore, Salvo Cilona, è stato offeso lo sport”. Com’è noto la struttura è impossibilitata ad effettuare qualsiasi tipo di attività per nota diatriba che vede una battaglia, a suon di carta bollata, tra Comune ed associazione.
“I ragazzi e i giovani che praticavano il nuoto a livello agonistico – prosegue Gaglio – sono stati costretti ad andare a Linguaglossa per potersi allenare in vista dei vari campionati di categoria di uomo e dove quest’anno la squadra della “MayDay” di Taormina. Un team questo capace di ottenere ben 12 medaglie ai campionati regionali, di cui 7 d’oro 2 argento e 2 bronzo.
Non ci sono parole per qualificare politici che, per scopi ancora da chiarire, sono capaci di far scomparire un intero villaggio sportivo. Chi non ama lo sport non sarà mai un bravo amministratore ma solo un passa carte ammesso che anche ciò sia in grado di farlo.
La piscina di Taormina – invidiata da tutti, ammirata dagli atleti che ne hanno conosciuto la specificità dell’impianto, la qualità dell’acqua e la sana gestione – è stata distrutta per volontà politica al fine di eliminare il Cvsm e farla diventare gestione privata”. Intanto si attende l’esito dei ricorsi e contro ricorsi che hanno visto come protagonista Il Cvsm e lo stesso Comune. Palazzo dei Giurati vorrebbe che sodalizio lasciasse il complesso.
Il Cvsm sostiene di avere pieno diritto alla gestione per altri anni ancora. Si deve, infine, dirimere la materia relativa all’elipista sulla quale come è noto esiste, una fortissima resistenza proprio da parte del Cvsm. Per non parlare degli albergatori che gradirebbero un’ elipista a Piano Porto, lontana, cioè, dal centro storico e dalle rinomate strutture ricettive spesso stracolme di turisti in cerca solo di tranquillità.
Mauro Romano