In merito al dibattito, spesso astratto, riguardante la fantomatica creazione o, quantomeno, il concreto coinvolgimento in una Zes dell’area di Messina, dobbiamo registrare che, al di là delle chiacchiere e delle inutili promesse pre-elettorali di queste settimane, i fatti concreti ci dicono che Messina è stata gravemente cancellata da ogni idea o progetto di concreto sviluppo futuro”. Lo afferma Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina.
“A darci conforto in questa drammatica analisi vi sono le limpide, quanto non condivisibili, parole del ministro Claudio De Vincenti, il quale ha definitivamente e pubblicamente chiuso la questione.
Infatti, sabato scorso, nel corso di una conferenza tenuta presso l’Unical di Cosenza, il ministro per la Coesione Territoriale, in merito alle tante richieste e sollecitazioni che, anche in Calabria, puntavano alla creazione di più Zes ha testualmente dichiarato: “Sulle Zes la legge è chiara. Al centro di ciascuna zona ci deve essere un porto di rilievo europeo che in Calabria è quello di Gioia Tauro, che è una Zes. Questo non esclude che al porto di Gioia Tauro possano collegarsi altre strutture interportuali che consentano di migliorare la logistica in Calabria, risultato che ha interesse per tutta la regione. Ma la Zes in Calabria è una sola ed è centrata su Gioia Tauro”.
Pertanto, nei fatti, al netto dei vuoti proclami, traslando sul territorio messinese il ragionamento fatto dal ministro De Vincenti, è del tutto evidente che, preso atto delle chiare previsioni legislative, Messina, con il suo porto, non potrà essere destinataria del riconoscimento della Zes, né, come paventato da qualcuno, aggregata ad altri siti.
Insomma, il ministro De Vincenti ha certificato l’esclusione di Messina dalla Zes che, dopo l’Autorità Portuale, rappresenta una nuova tegola sul nostro martoriato e comatoso territorio”.
Tripodi (Uil) su Zes: "De Vincenti certifica esclusione di Messina"
lunedì 23 Ottobre 2017 - 16:21