Visita con sorpresa al cimitero di Mili San Marco per molti cittadini, A tal proposito riceviamo la segnalazione di Salvatore Piconese, che pubblichiamo integralmente: “31 ottobre 2017, visita al cimitero di Mili San Marco, tanta gente, in prossimità di Ognissanti e del 02 novembre, ma una sola certezza: cimitero al buio, luce staccata e nessuna nuova per un servizio che lascia a desiderare.
Bellissimo esempio di trasparenza in coincidenza della commemorazione dei defunti, che va avanti da qualche settimana, ma i visitatori più ingegnosi hanno provveduto a legare sulle tombe dei propri cari dei lumini di luce con batteria.
Salendo la rampa di scale del camposanto si notano i cassoni per lo smaltimento dei rifiuti, pericolosamente pendenti, vista la natura ripida del luogo, a rischio e pericolo del cittadino. Poco dopo, visita al cimitero di Santa Margherita, ove a colpo d’occhio, le vecchie scale stile vintage, attendono di essere portate via – da chi non è dato sapere – abbandonate come carcasse spiaggiate.
Gli scalini che collegano l’ampia necropoli, quattro su tre, sono sprovvisti del necessario passamano; dulcis in fundo, la richiesta di intervento della Signora Foti, in giacenza da dicembre 2016 c/o Comune di Messina, e Prima Circoscrizione, poiché l’albero del contendere, ricurvo, sulla lapide del padre, è un continuo deposito di escrementi dei volatili.
Qui, c’è poco spazio a leggende metropolitane, forse, neppure i fantasmi sarebbero in grado, dopo quasi cinque anni, di lasciare immutato uno stato di cose, che ne consegue al solito motto di quelli che c’erano prima”.
Mili San Marco e Santa Margherita, cimiteri pericolosi e abbandonati
mercoledì 01 Novembre 2017 - 09:52