“Un madornale errore di valutazione che costerà caro e salato alle casse dell’ATM”. Così esordisce il consigliere comunale Libero Gioveni in una nota, riferendosi al buco di bilancio venutosi a creare nell’azienda dei trasporti pubblici a seguito della sentenza emessa dal Tribunale ordinario di Messina lo scorso 24 ottobre, con la quale è stata condannata l’ATM a riconoscere le mansioni svolte al SAE (Sistema di Ausilio all’Esercizio) a 9 lavoratori.
“Non posso non ricordare quella famosa interrogazione indirizzata all’assessore alla mobilità urbana Cacciola e all’ex Direttore Generale di ATM Foti – spiega Gioveni – con la quale li invitai a regolarizzare le posizioni di questi lavoratori che per 3 anni consecutivi, a seguito di una selezione pubblica da loro vinta per operatori SAE indetta nel 2010 con tanto di corsi di formazione svolti, furono impiegati in questa particolare e delicata attività professionale che si occupa di supervisionare la linea tranviaria, gestire gli impianti di rilevamento delle vetture, i sistemi di sicurezza per il radiocomando degli scambi ecc.
All’epoca il Direttore Foti – prosegue il consigliere – giustificò il diniego a procedere al riconoscimento delle nuove figure professionali perché andò sostenendo che la selezione fosse propedeutica alla DCO mentre gli operatori SAE, a suo dire, non avrebbero mai fatto la DCO, fatto però smentito dal Giudice del Lavoro che nella sentenza ha dimostrato che con degli ordini di servizio del 2008 e 2009 l’azienda aveva imposto ai conducenti del tram di svolgere a turno mansioni superiori di DCO.
Questo ‘scherzetto’ ad oggi, numeri e calcolatrice alla mano costerà all’azienda trasporti più di 130.000 euro frutto delle differenze retributive fra i parametri 158 e 193 per 6 lavoratori e fra i par. 175 e 193 per i restanti 3, senza considerare le spese di lite, gli interessi e le rivalutazioni monetarie come per legge che certamente fanno lievitare di parecchio la somma che ATM è costretta a sborsare!
Alla luce di questo piccolo grande macigno caduto sull’azienda trasporti – conclude Gioveni – e considerato che nell’attuale sessione lavori del Consiglio Comunale sono inseriti anche i Bilanci di ATM degli anni in questione, è certamente opportuno e urgente convocare in Commissione Bilancio gli assessori al ramo e il Direttore Generale di ATM per capire quali possibili effetti negativi potranno esserci sia a breve che a lunga scadenza (in riferimento anche alla sostenibilità del piano di riequilibrio) e se ci siano ancora in itinere delle controversie giudiziarie pendenti i cui effetti potrebbero incidere ancora negativamente sui bilanci dell’azienda”.