Allontanare i clandestini dagli alberghi siciliani, imporre tassazione sulla prostituzione, abbassare l’Iva sul turismo e parlare di programmi con Silvio Berlusconi”. Sono questi i punti affrontati dal leader della Lega, Matteo Salvini, che ha avviato, dalla piazza Falcone e Borsellino, della frazione taorminese di Trappitello il suo tour messinese in vista delle consultazioni regionali.
“Ho chiesto al candidato Nello Musumeci di allontanare – ha detto Salvini – gli ospiti indesiderati che non pagano ed occupano decine di alberghi in Sicilia e penso ai clandestini che stanno sbarcando in queste ore. Secondariamente, non solo per la Sicilia, ma per tutto il territorio nazionale, abbassare l’Iva sul turismo che ci mette fuori competizione con gli altri paesi europei. Riflessione siciliana: da questa settimana, ho detto a Musumeci, serve normalità, servono treni su doppio binario che non vadano a cherosene, servono strade provinciali che non siano crateri dove fai rally e aeroporti che ti permettano di arrivare nell’isola senza spendere 500 euro per un biglietto di sola andata. Una terra stupenda questa che se ci si può arrivare spendendo poco, penso possa essere capitale mondiale del turismo.
In queste condizioni, purtroppo, le Canarie, piuttosto che le isole greche, che sono meno belle, fatturano molto di più”. Salvini ha anche parlato di Ponte sullo stretto. “Se il progetto di tale struttura – ha detto – sta in piedi e porta vantaggio ad un territorio, io sono favorevole. Prima vi è, però, da sistemare il resto della rete infrastrutturale come ferrovie, porti, aeroporti e strade, che sono in condizioni disumane”.
A Salvini è stato chiesto anche della questione Casinò di Taormina. “Non ho parlato con Musumeci – ha dichiarato il leader politico – della casa da gioco taorminese. In linea di principio ritengo che regolamentare quello che è fuori controllo e porta molto turismo altrove, penso ad esempio a Malta, sia saggio. Penso anche non solo ai Casinò, ma alla regolamentazione e tassazione della prostituzione perché siamo uno dei paesi più retrogradi da questo punto di vista e quindi preferisco normare quello che non è normato, piuttosto che far finta di niente”.
Mauro Romano