Sette operatori specializzati siciliani nell’assistenza alle Pmr – Persone con Mobilità Ridotta vengono esclusi dall’appalto commissionato da Rfi. Un avvicendamento di concessione si trasforma ancora una volta in occasione propizia per tagliare posti di lavoro nell’Isola. Subentrata alla Coopserver Calabria nell’appalto, questa volta, è la Coopservice di Reggio Emilia a tentare il colpaccio provvedendo ad effettuare il delicato servizio di assistenza con personale proprio che non ha mai ricoperto questo tipo di mansione.
Coopservice Reggio Emilia, oltre a violare le regole contrattuali che prevedono il mantenimento dei livelli occupazionali, lascia a casa i lavoratori siciliani che svolgevano il servizio dal 2013, dopo adeguata formazione per l’assistenza ai viaggiatori che hanno difficoltà a salire in treno e spostarsi nell’ambito delle stazioni.
Ancora una volta, in barba alle clausole sociali e agli obblighi previsti nel CCNL di riferimento per la tutela dell’occupazione, la ditta a cui viene assegnato l’appalto ferroviario si accinge all’illecita compressione dei livelli occupazionali.
L’ORSA ha già chiesto alla Stazione appaltante – Rete Ferroviaria Italiana- d’imporre a Coop Service il rispetto delle regole intimando l’immediato inserimento dei lavoratori siciliani che, seppure esclusi dalle previste assunzioni, nella notte fra il 31 ottobre e l’1 novembre si sono presentati regolarmente alla stazione di Messina ed hanno assistito la clientela, ponendo in essere una “responsabile protesta” che andrà avanti fin quando non saranno ripristinate le regole che garantiscono la continuità occupazionale nell’appalto.
L’OR.S.A. si attiverà con un ricorso legale d’urgenza volto a contrastare l’ennesimo illecito che ha lasciato senza alcun reddito altre 7 famiglie siciliane. Saranno inoltre poste in essere tutte le forme di lotta necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo.
Nonostante il licenziamento, i lavoratori in protesta hanno assistito la clientela con ridotta mobilità.