Musumeci è il nuovo presidente della Regione: "Sicilia disastrosa, ce la possiamo fare"

Redazione

Musumeci è il nuovo presidente della Regione: "Sicilia disastrosa, ce la possiamo fare"

lunedì 06 Novembre 2017 - 20:33

Nello Musumeci è il nuovo presidente della Regione Sicilia. Applausi, baci, sorrisi e lo slogan ripetuto “Viva il presidente” lo accoglie nel comitato elettorale allestito all’hotel Nettuno di Catania. “E’ un sogno che diventa realtà. Il mio primo compito sarà quello di recuperare oltre il 50% di siciliani che ha deciso di non votare. L’Isola è in condizioni disastrose, quindi avrò un enorme responsabilità. Ma ce la possiamo fare. Dobbiamo convertire i rassegnati e i disperati. Quando lascerò il ruolo di governatore tra 5 anni voglio lasciare al mio successore una Sicilia normale”.
A scrutinio quasi ultimato il vantaggio su Giancarlo Cancelleri (M5s) è incolmabile: 39% del candidato del Centrodestra contro il 35% del rappresentante grillino. Staccati Micari, Fava e La Rosa.

Per quanto riguarda gli altri, Micari è stato “tradito” dal voto disgiunto. Il candidato del Centrosinistra registra sette punti in meno della sua coalizione; e sette punti sono quelli che Cancelleri ha in più rispetto alla lista del M5s. Gli appelli al “voto utile” lanciati in campagna elettorale avrebbero danneggiato Micari e premiato Cancelleri, che forse ha beneficiato di consensi provenienti da un pezzo di elettorato di Centrosinistra.
Rimane fuori dall’Assemblea siciliana la lista Arcipelago che fa diretto riferimento a Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra, e a Leoluca Orlando, suo big sponsor. A oltre la metà delle sezioni scrutinate, la lista si aggira poco sopra il 2%, ben lontano dallo sbarramento del 5% necessario per eleggere deputati nel Parlamento regionale.
Anche Ap e i centristi rischiano di rimanere fuori dall’Assemblea, stesso pericolo ma con maggiori chance di potercela fare per FdISalvini: le due liste, su fronti opposti, al momento sono al di sotto della soglia del 5%, necessaria per potere eleggere deputati in Parlamento. Quando le sezioni scrutinate sono tremila su 5.300, la lista che riunisce il partito di Alfano e quello di Casini è al 4,1%. Più vicina allo sbarramento invece la lista FdI-Salvini, intorno al 4,7%.
Balla attorno al 5-6% la lista ”Cento passi“, che raggruppa i partiti della Sinistra, a sostegno di Claudio Fava. La performance migliore a Ragusa con l’8% circa e a Palermo intorno al 7%. Se alla fine la lista supererà lo sbarramento, per la sinistra sarebbe un ritorno in Parlamento dopo dieci anni di assenza.
L’Udc di Cesa e la lista che raggruppa ex cuffariani ed ex autonomisti brindano invece al superamento dello sbarramento del 5%. Entrambe le liste, che sostengono Nello Musumeci, sono sopra il 7%. Festeggia anche ‘DiventeràBellissima‘, il movimento di Musumeci, che naviga sopra il 6%.
Successo elettorale per Sicilia futura, promossa dall’ex ministro Dc Salvatore Cardinale. La lista personale di Cardinale, che secondo alcune proiezioni sarebbe addirittura intorno al 7%, sostiene il candidato a governatore del centrosinistra Fabrizio Micari. “E’ il migliore candidato possibile e lo abbiamo sostenuto lealmente”, dice Cardinale che però lancia anche “segnali” al nuovo governatore: “Chiunque vinca, faremo il nostro dovere per i siciliani e non ci presteremo a politiche del ‘tanto peggio tanto meglio’. Quindi tutto quello che andrà bene per la Sicilia noi lo voteremo”.
Con la vittoria del Centrodestra entreranno all’Assemblea regionale siciliana, oltre al candidato Nello Musumeci, i componenti del suo listino che sono: il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, gli attuali deputati regionali Bernadette Grasso (Fi), Giovanni Di Mauro detto Roberto (Popolari e autonomisti), Girolamo Turano (Udc), l’ex deputata Giusy Savarino (Diventerà bellissima), Elvira Amata (Fratelli d’Italia). Entra anche il primo candidato governatore non eletto che è Giancarlo Cancelleri del M5s.