Cateno De Luca, finito questa mattina agli arresti domiciliari, dopo il post di questa mattina, ha postato un video in cui parla di un personaggio politico messinese, vicino alla massoneria, parente di un magistrato, il quale gli aveva annunciato il suo arresto.
Un video in cui il deputato regionale parla chiaramente di un complotto ordito ai suoi danni. De Luca sostiene che dopo avere annunciato la sua candidatura a sindaco di Messina, l’1 gennaio scorso, “il primo che mi ha convocato nel suo salotto è stato proprio questo personaggio che rappresenta questi ambienti e che era l’indicato a candidarsi a sindaco”. “Io ho avuto più richieste di aderire alla massoneria e ho sempre detto no, ma non perché non la condivida ma perchè sono un uomo libero – afferma – Il marcio c’è in politica, c’è nella massoneria, c’è nella magistratura, c’è nella chiesa. Non bisogna mai generalizzare”. E ancora: “Questa battaglia io la porto avanti fino in fondo, ho fatto due denunce contro una parte della magistratura e gli organi inquirenti. E lo dico chiaramente: mi possono solo ammazzare, ma continuerò a testa alta a difendere la mia dignità e tutti coloro che non hanno la forza e i mezzi per potersi difendere e che si sono ammazzati per la malagiustizia”. “Non pensabile – continua De Luca – che in uno Stato libero, quando dici ai magistrati che sbagliano ti sei sostanzialmente scritto la sentenza di morte”. E conclude: “Diffondetelo questo video, in modo tale che anche i cosiddetti giustizialisti improvvisati ne prendano atto: Cateno De Luca non si farà macinare dal fango, fino a quando avra’ l’ultimo respiro si difenderà in tutti i luoghi”.
Ecco il video
https://www.facebook.com/cateno.deluca.5/videos/2071411723086807/?fref=ts