Un tempo e un legno per uno al “Garden Sport” dove alla fine il risultato di parità, sia pure senza reti, sembra rispecchiare l’andamento del match tra Pistunina e Sporting Adrano.
Nella prima frazione sale in cattedra, sorretta da una decina di tifosi, la formazione ospite beneficiando della superiorità numerica a metà campo, per effetto di un 4-3-3 che si trasforma in 4-5-1 nella fase di non possesso, e al quale cui si contrappone l’ardito 4-2-4 messinese.
Sebbene l’unica conclusione nello specchio della porta locale sia quella dell’11’, quando un preciso sinistro dal limite di Petrullo si stampa sul palo alla sinistra di Vitale fuori causa, gli adranitani, corti e stretti, dettano legge nel possesso palla, impediscono le ripartenze avversarie e sfondano più volte soprattutto a destra con l’intraprendente Gallo, i cui assist non vengono sfruttati in fase conclusiva anche per l’ottima prestazione del pacchetto arretrato di casa: Chiglien e Puzone non sbagliano un colpo (e così sarà anche nel secondo tempo), ma alla lunga emergono persino i terzini Simone Napoli e Seb Caldore (quest’ultimo in campo con un’infiltrazione).
Nella ripresa il tecnico del Pistunina Ezio Raciti, al fine di allentare la morsa dei biancazzurri, prova a dare più densità a metà campo e modifica l’assetto tattico, passando così dal 4-2-4 al 4-2-3-1 col trio di trequartisti composto (da destra a sinistra) Lo Giudice-Ghartey-Minissale alle spalle di Ancione, e invertendo di posizione i terzini (Napoli passa a sinistra e Caldore a destra). I locali cominciano a manovrare palla a terra e al 16′, direttamente su corner dalla sinistra, Minissale cerca un “eurogol” alla propria maniera costringendo Tarascio a smanacciare in angolo.
Ma l’occasionissima del Pistunina arriva al 27′ quando Ancione costringe al fallo da rigore Spitaleri (ammonito). Sul dischetto si presenta lo specialista Minissale che spiazza Tarascio ma angola troppo il piatto destro centrando, per ironia della sorte, lo stesso legno della porta lato sud colpito nel primo tempo da Gallo.
Il Pistunina non subisce alcun contraccolpo psicologico e, anzi, nel finale mette un difficoltà uno Sporting Adrano ormai in riserva: al 43′ Ancione, forse colto di sorpresa, non sa approfittare di un errato rinvio di piede del portiere Tarascio il quale però si riscatterà al 46′, nel primo dei tre minuti conclusivi di recupero, andando a deviare in corner una punizione di Ardiri.
Mastica amaro a fine gara il trainer del Pistunina Ezio Raciti, oggi dietro la recinzione poiché squalificato, che commenta così la prestazione dai due volti dei propri uomini: “Nel primo tempo siamo apparsi frenati. La loro iniziale superiorità numerica a metà del primo tempo? Ho subito ovviato nella ripresa modificando la disposizione in campo. I benefici si sono visti: peccato per il rigore sbagliato e per qualche altra occasione da rete non sfruttata. Purtroppo non avevo molte alternative e lo schieramento era obbligato: abbiamo dovuto fare i conti con varie assenze e diversi ragazzi, in primis Caldore e Ancione, non erano al meglio ma ciò malgrado, pur di esserci, si sono sacrificati sottoponendosi a un’infiltrazione. A centrocampo abbiamo gli uomini contati e l’unica possibile alternativa -ossia Fonti- non era al meglio. Tirando le somme, non trovo comunque nulla da rimproverare ai miei che hanno dato il massimo delle loro possibilità“.
PISTUNINA-SPORTING ADRANO 0-0
PISTUNINA: Vitale, Napoli S., Caldore, Ardiri, Chiglien, Puzone, Minissale, Sylla, Ancione R., Lo Giudice D., Ghartey (26’st Saglimbeni). All. Ezio Raciti (squalificato).
SPORTING ADRANO: Tarascio, Mascali, Tuccio, Spitaleri, D’Arrigo Gius., Amore, Di Marco (6’st Rubino), Gallo, Petrullo, Giuffrida (35s’st Napoli A.), Santangelo. All. Fabio Cataffo.
ARBITRO: Franzò di Siracusa (Assistenti Sirna e Saab di Acireale).
NOTE: ammoniti Gallo (SA), Sylla (P), Spitaleri (SA), Saglimbeni (P) e Caldore (P). corner 8-1. Recuperi 1′ e 3′.
Foto di Roberto Santoro un intervento in elevazione di Andrea Puzone