“La nostra organizzazione sindacale, venuta a conoscenza dell’avvenuta approvazione, con delibera del 24/10/2017 del bando per la stabilizzazione dei tecnici della prevenzione, ne contesta la sua non adeguatezza rispetto alle attuali normative derogatorie del DPCM del 06/03/2015, oltre alla sua sostanziale inutilità ai fini della stabilizzazione delle 12 unità di personale attualmente utilizzato presso le sedi provinciali di Messina”. E’ quanto scrive in una missiva indirizzata al commissario straordinario dell’Asp di Messina, Pippo Calapai, segretario provincial della Uil-Fpl.
“Nel caso in esame, infatti, l’Asp Messina ha messo a concorso, per stabilizzazione, addirittura 16 posti di tecnico della prevenzione che sono superiori rispetto alle sole 12 unità attualmente impiegate presso la medesima Azienda, ma ha applicato, ai fini della loro possibilità di partecipazione alla selezione, il criterio pregiudizievole precedentemente stabilito dall’art. 4 comma 6 della Legge 101/2013 in combinato disposto con le disposizioni attuative di cui al DPCM del 06/03/2015, senza tenere in considerazione le disposizioni derogatorie al predetto DPCM che sono state emanate dall’art. 1, comma 543 della Legge 28/12/2015 n° 208.
In mancanza di detto aggiornamento ai nuovi e più adeguati dettami normativi, su 12 tecnici della prevenzione attualmente utilizzati con contratto a tempo determinato dall’ASP Messina, potranno partecipare alla selezione soltanto due o tre al massimo e gli altri posti verranno ad essere occupati da altro personale già utilizzato in diversa ASP della Regione Sicilia. Qualora, invece, come appare più corretto, l’ASP Messina adeguasse i propri bandi al contenuto della normativa più recente il possesso dei requisiti di anzianità di servizio per la stabilizzazione dei vari profili professionali quali, oltre ai Tecnici della prevenzione, anche gli Infermieri professionali, gli Operatori socio sanitari e gli Ausiliari specializzati oltre ai Tecnici di laboratorio ed ai Tecnici di radiologia, verrebbe ad essere calcolato, com’è più logico e coerente, alla data di pubblicazione del bando e non più all’erronea data fissa e retroattiva del 31 Ottobre 2013. La fattispecie in questione è comune a tutte le altre procedure di stabilizzazione attualmente in corso da parte dell’ASP Messina ed impone pertanto un’immediata inversione di rotta all’Azienda che questa organizzazione sindacale invita e diffida ad effettuare prontamente al fine di evitare consistenti ed irreversibili danni alle possibilità di impiego e di carriera dei lavoratori precari. Resta inteso che per il caso di mancata ottemperanza all’invito o di mancato riscontro della presente provvederemo a tutelare i diritti dei lavoratori nelle opportune e competenti sedi giudiziali”.
Sanità, stabilizzazione precari. Calapai: "Personale penalizzato"
lunedì 13 Novembre 2017 - 12:00