La Confcommercio Messina ha “celebrato” con un partecipato convegno la giornata della legalità promossa a livello nazionale dall’Associazione di categoria. Alla Camera di Commercio, alla presenza di numerosi uditori, fra cui studenti delle scuole Iaci, Nautico e Maurolico, si sono susseguite le relazioni degli ospiti invitati per l’occasione.
S’è parlato di racket, usura e contraffazioni con il vice prefetto, Natalia Ruggeri, don Sergio Siracusano, in rappresentanza dell’arcivescovo, Giuseppe Scandurra, già presidente della Fai, Clelia Fiore, del direttivo Fai provinciale, e con il prof. Ferdinando Ofria, docente all’Università di Messina e consulente della Commissione d’inchiesta parlamentare sui fenomeni della contraffazione. Intervenuti per porgere i saluti istituzionali, il presidente della Camera di Commercio, Ivo Blandina e il commissario straordinario della Città Metropolitana di Messina, Francesco Calanna.
I lavori sono stati introdotti dal presidente di Confcommercio, Carmelo Picciotto, il quale ha ringraziato le autorità intervenute, gli ospiti e in modo particolare le scuole presenti nel Salone della Borsa della Camera di Commercio.
L’intervento di Picciotto è stato incentrato soprattutto sul fenomeno della contraffazione e sulle politiche necessarie per arginare una prassi ormai troppo diffusa nel nostro Paese e, in particolare, nella provincia di Messina. “La contraffazione alimenta un’economia sommersa che sfugge ad ogni forma di controllo. Il danno che ne deriva per la nostra economia è notevole ma lo è ancor di più per i commercianti che sono costretti a fare i conti con una concorrenza spietata. I prodotti contraffatti hanno un prezzo di gran lunga inferiore e questo spinge l’acquirente a rivolgersi a un mercato parallelo che sfugge anche al Fisco. Il fenomeno della contraffazione, e mi rivolgo soprattutto ai ragazzi, sottrae diverse centinaia di migliaia di posti di lavoro. L’incontro di oggi è importante perché attraverso i nostri ospiti intendiamo sensibilizzare l’opinione pubblica, mettendo in guardia i cittadini anche su fenomeni come il racket e l’usura. Autentiche piaghe che sottraggono profitti ai nostri commercianti”.