E’ un politico di lungo corso Riccardo Savona, 65 anni, il deputato regionale di Fi indagato dalla Procura di Palermo, insieme a sua moglie, per truffa e appropriazione indebita legata a presunte compravendite immobiliari. Rieletto con 6.554 voti alle recenti regionali nella lista di Fi a Palermo, Savona è alla sua quinta legislatura.
E’ considerato tra i veterani del Palazzo dei Normanni e tra i piu’ esperti in materia finanziaria avendo ricoperto il ruolo di presidente della commissione Bilancio nella passata legislatura e come semplice componente durante gli altri mandati. Ha sempre militato nell’area moderata, tra Ccd e Udc. Quattro anni fa, durante il congresso dei Drs a Campofelice di Roccella, chiudendo l’assise Crocetta dal palco urlo’ il suo anatema: “In questa sala c’e’ qualcuno che non ci deve stare e deve uscire immediatamente”, disse l’ex governatore, replicando il gesto che Pio La Torre aveva fatto 32 anni prima durante la conferenza di organizzazione del Pci a Palermo.
Savona, che seguiva i lavori dell’assise dalla platea, si alzo’ abbandonando il congresso mentre la gente in sala applaudiva Crocetta. L’ex governatore si riferiva al presunto coinvolgimento di Savona in un’indagine: il deputato era stato intercettato dalla Dia mentre parlava al telefono di affari con Vito Nicastri, l’imprenditore soprannominato il “re dell’eolico” e definito dagli inquirenti vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro. Dopo avere lasciato i Drs, Savona passo’ all’opposizione per poi passare al gruppo parlamentare di Forza Italia.