”Sto già valutando insieme al mio legale di fiducia le iniziative da assumere in sede giudiziaria, certo di dimostrare la linearità e la regolarità della condotta mia e dei miei congiunti, nella gestione dei beni di famiglia. Anche se la tempistica di questo provvedimento può apparire sospetta, voglio credere che non vi sia alcuna connessione con la mia recente elezione all’Assemblea Regionale Siciliana”. Lo ha detto Luigi Genovese, neo deputato all’Ars eletto con Fi, commentando l’inchiesta per riciclaggio che coinvolge lui e la sua famiglia.
“Non consentirò nessuna eventuale strumentalizzazione in chiave politica. Ringrazio le centinaia di persone che già in queste ore mi hanno manifestato grande solidarietà e affetto”.
Accuse pesanti, Genovese Junior prestanome per sottrarsi al Fisco? Luigi Genovese, il 21enne deputato regionale di Forza Italia, “sarebbe il prestanome e beneficiario dell’operazione” compiuta dal padre, l’ex deputato Francantonio Genovese “per sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi e sul valore aggiunto” nonché “di interessi e sanzioni amministrative comminate dalla Commissione Tributaria” per un ammontare complessivo di oltre 16 milioni di euro. E’ quanto scrivono i giudici del Tribunale di Messina che hanno emesso un decreto di sequestro preventivo per un ammontare di circa 100 milioni di euro.
Secondo il Tribunale i Genovese “operavano con atti fraudolenti affinché nella titolarità delle quote di partecipazione della società Gefin subentrasse il figlio, Luigi Genovese” appena eletto deputato all’Ars con quasi 18 mila voti.
Per i giudici gli indagati “dapprima artificiosamente determinavano un aumento di capitale, rispetto al quale Francantonio Genovese rinunciava a sottoscrivere le quote, affinché in esito ad esso il figlio, benché privo di risorse economiche proprie sottoscrivesse i nuovi titoli acquisendo il 51,61 per cento del capitale”.
Luigi Genovese: "Dimostrerò a tutti la regolarità della mia condotta"
giovedì 23 Novembre 2017 - 12:10