“Nessun impatto ambientale per la riqualificazione del porto di Schisò”. Lo sostiene l’elaborato delle integrazioni allo studio di impatto ambientale integrato che recepisce e risponde alle osservazioni, in merito al progetto, del Cutgana, attuale gestore della riserva di Isolabella. Lo studio è stato trasmesso alla casa municipale naxiota da parte del procuratore speciale della Tecnis Spa, che dovrebbe avviare l’intervento.
L’elaborato considera anche le cosiddette zone Sic per le quali l’incidenza derivante dalla fase di costruzione sarebbe praticamente nulla. La considerazione arriva valutando lo stato attuale della baia “già caratterizzata – si legge nel faldone – da degrado ambientale, scarsa qualità delle acque, inadeguatezza rispetto alle attività legate alla pesca ed al turismo”.
Di contro il nuovo porticciolo avrebbe “un impatto positivo prodotto da diversi fattori come: la realizzazione di uno specchio liquido protetto è quindi la risoluzione dei problemi legati alla sicurezza, la riqualificazione della costa, il rialzo dell’economia locale grazie l’innesco di processi produttivi importanti legati al mare (nautica da diporto e servizi da diporto e servizi a supporto, sviluppo delle attività di pesca e del commercio dei suoi prodotti, turismo ed attività connesse come esercizi alberghieri, stabilimenti balneari e attività commerciali)”.