Il conduttore Massimo Giletti ha faticato a contenere Cateno De Luca, ospite alla trasmissione in onda su La7, dal titolo “Non è l’Arena”. Il parlamentare messinese è stato ospite nella seconda parte della trasmissione, durante la quale si è parlato del suo “strano” arresto, avvenuto dopo tre giorni dal voto dello scorso 5 novembre. Come si ricorderà, De Luca è stato poi scarcerato dal Tribunale della Libertà, dopo che due giorni prima era arrivata anche l’assoluzione per il cosiddetto “Sacco di Fiumedinisi”.
De Luca ha ribadito concetti già noti davanti a migliaia di italiani, ovvero che nel Palazzo di Giustizia messinese vi è una mano nera. Lo ha detto anche il legale di De Luca, Carlo Taormina, il quale ha riferito di altri esposti depositati per fare luce sulla vicenda. “Mafia della magistratura” ha ribadito il deputato neo eletto, davanti alle telecamere scatenando le vibranti reazioni del conduttore che ha preso le distanze, e di Antonio Di Pietro, in collegamento da Milano.
A fare la parte dei disturbatori il trio Costamagna-Parenzo-Davi, che hanno tentato di inchiodare De Luca sulla base di notiziole trovate in rete, senza avere contezza di ciò di cui si parlava. Come del resto spesso avviene in questi “show” televisivi dove gli opinionisti parlano anche del “sesso degli angeli”.
De Luca in chiusura di trasmissione ha svelato comunque un particolare che non era noto: ovvero che alcuni magistrati del Tribunale di Messina hanno parenti che lavorano nel mondo della Formazione. “Quando Genovese ha detto no a qualche magistrato per lui sono iniziati i problemi”.
De Luca "scatenato" a La7: accuse ai magistrati messinesi
domenica 26 Novembre 2017 - 23:19