“È un obbligo morale, oltre che politico, nei riguardi dell’unica città metropolitana che, a causa delle scelte del Governo nazionale, rischia di perdere oltre che l’Autorità portuale anche l’occasione di sviluppo economico offerta dalla ZES”. È quanto si legge in una nota di CapitaleMessina, nella quale viene esortato il Governo regionale, che sarà ospite a Roma questo mercoledì, affinché si batta per istituire un terzo polo ZES a beneficio della città metropolitana di Messina. Infatti, secondo le attuali disposizioni di legge possono beneficiare dello status di Zona economica speciale soltanto due città per regione, che nel caso siciliano saranno molto probabilmente, sulla base di quanto si apprende dalle dichiarazioni fatte dal Governo nazionale, Catania-Augusta e Palermo.
“Nel pomeriggio di mercoledì – si legge nella nota – si riunirà la Conferenza Unificata con al terzo punto dell’ordine del giorno il ‘Parere sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente l’istituzione delle zone economiche speciali (ZES)’.
Il Governo con il cosiddetto ‘Decreto Sud’ ha introdotto le Zone Economiche Speciali, da istituire in aree del Mezzogiorno, destinatarie di importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative.
Tuttavia, la legge in questione prevede che si possano istituire al massimo due ZES per regione, e Messina quindi sarà quasi certamente esclusa a vantaggio di Catania-Augusta e Palermo, già indicate in più occasioni dal Governo come sedi delle future ZES in Sicilia.
Il Decreto del Presidente del Consiglio, che è, come dicevamo, all’ordine del giorno in sede di Conferenza Unificata, detterà le ‘linee guida’ per l’istituzione delle ZES, per cui è indispensabile che mercoledì vi sia la partecipazione forte ed autorevole del Governo siciliano, che si batta affinché anche Messina abbia la sua zona economica speciale”.