Michele Bisignano approva le iniziative portate avanti dal commissario della Città Metropolitana, Francesco Calanna.
L’ex assessore provinciale, adesso coordinatore di Labormetro, sottolinea come l’azione di Calanna valorizzi il ruolo l’Ente, le cui funzioni sono diverse rispetto alla vecchia Provincia: “Ruolo che, come previsto dalla L. R. n.15 del 2015, riguarda anche la promozione ed il coordinamento dello sviluppo economico e sociale di tutto il territorio metropolitano, che dovrà significarsi in un “piano strategico” da elaborare. In tale contesto va ad inserirsi il preannunciato tavolo di coordinamento per il partenariato, che vede, finalmente, anche il coinvolgimento di forze economiche e sociali per quei necessari processi di concertazione che non sono stati attuati nella elaborazione del cosiddetto Masterplan. Una concertazione necessaria perché ormai ogni ipotesi di concreto sviluppo del territorio non può più essere basata solo sull’intervento del “pubblico” e su una spesa pubblica che va sempre più ridimensionandosi. È auspicabile quindi che tale approccio che tende ad esaltare il vero ruolo della Città-Area Metropolitana della città di Messina, trovi i supporti ed i sostegni politici e sociali necessari”.
Per Bisignano, Calanna non deve essere lasciato solo sotto il profilo istituzionale: “Perché la conquista di tale nuovo “status” per il territorio provinciale di Messina è stata mal tollerata da vari ambienti, che possono pensare di attuare una sorta di “restaurazione normalizzatrice” che tende a porre sullo stesso piano e sotto il controllo dell’Ente Regione, Città Metropolitane e Liberi Consorzi, utizzando strumentalmente una norma dello Statuto Autonomistico Regionale, che per molti altri aspetti, invece, è rimasto del tutto inattuato. Ruolo di promozione che invece va rilanciato anche in riferimento alla istituzione di una Zona Economica Speciale nel territorio provinciale, per la quale va registrata una puntuale iniziativa imprenditoriale privata di carattere propositivo. Ma, nel momento in cui, viene annunciata a livello nazionale la regolamentazione di tali meccanismi di sviluppo, è opportuno che si attivi anche una iniziativa a livello istituzionale che venga avviata proprio dalla Città Metropolitana, che come è avvenuto per le altre città siciliane di Palermo e Catania, è il soggetto abilitato a presentare una proposta ufficiale. Proposta che dovrà necessariamente sortire da un raccordo con la Autorità Portuale, la Camera di Commercio, l’IRSAP ed i Comuni in cui vanno ad insistere le aree interessate, accompagnata da un adeguato e convincente Piano Strategico”.