Una fotocopiatrice avrebbe innescato il corto circuito e comunque mandato a fuoco la scuola “Crispi-Pascoli”, che dallo scorso 4 dicembre, non è stata presa in considerazione fino a questa mattina. L’incendio sarebbe stato fortuito incendio ma questo non autorizza a lasciare tutto invariato, comprese le pareti “affumicate” che sprigionano tanfo di fumo. Un rappresentante dei genitori, il sig. Boemi, ha reso noto attraverso una corposa documentazione fotografica, raccolta proprio stamani – giovedì 7 dicembre, lo stato in cui versa ancora oggi.
A riferire al consigliere è ancora il genitore Boemi. “A distanza di tre giorni, solo oggi è intervenuta una ditta di pulizia con tre addetti, numero chiaramente insufficiente in rapporto allo stato dei luoghi per terminare in poco tempo il lavoro necessario. Oltretutto sembrerebbe indispensabile, ove necessario, una completa tinteggiatura delle pareti annerite”.
È pacifico che, la mancanza di risposte, maggiormente tempestive ed efficaci da parte della Casa Comunale potrebbe comportare una chiusura prolungata del plesso con innegabili ripercussioni negative per gli studenti. Le famiglie, inoltre, fanno presente, che sarebbe opportuno, per la natura dell’apparecchiatura bruciata, un preventivo sopralluogo dell’Arpa, che possa fugare ogni dubbio sull’eventuale pericolosità residua nei locali scolastici il cui pavimento, come si può appurare dalle foto, insieme all’arredo ed alle suppellettili, è attualmente ricoperto di materiale residuo dell’incendio.