Una forma di cittadinanza attiva andrà ad esaminare e toccare con mano la veridicità e l’efficacia delle spese stanziate dalla Pubblica Amministrazione, nel settore dei Lavori Pubblici. Con la delibera n. 789 del 2017, il Comune di Messina lancia in via sperimentale un percorso di supervisione da parte della collettività sulla realizzazione di opere pubbliche. Il progetto pilota riguarda la realizzazione del secondo Palazzo di Giustizia, nell’ex Ospedale Militare “Caserma Giuseppe Scagliosi”.
“Si tratta di un ulteriore, fondamentale passo in avanti verso la creazione di un sistema locale di governo aperto – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, – che si sviluppa nell’ambito di un impegno preso da questa Amministrazione con il Governo nazionale con la partecipazione al III Piano Italiano di open government. L’iniziativa oggetto della delibera è ispirata ai concetti di trasparenza, partecipazione e collaborazione tra Comune e cittadinanza, e mette in piedi un sistema di controllo civico sulla spesa dei fondi pubblici. Si prevede infatti l’attivazione del Patto di Integrità tra ente appaltante, società partecipanti alla gara e un organismo di monitoraggio indipendente, che prevede anche sanzioni in caso di mancato rispetto.
“L’organismo di monitoraggio – prosegue l’Assessore – è un’organizzazione della società civile il cui ruolo è verificare passo dopo passo la correttezza di tutte le procedure finanziate e sottoposte al Patto di Integrità. Inoltre l’organismo indipendente si avvale del supporto dei cittadini per rafforzare il meccanismo di controllo civico, attivando percorsi di monitoraggio dal basso e coinvolgendoli direttamente nelle attività di controllo e segnalazione di irregolarità. In pratica – conclude De Cola – promuoviamo forme di cittadinanza attiva dedicate specificatamente al controllo della spesa di denaro pubblico. Va sottolineato che l’operazione non costituisce un costo per il Comune, in quanto è prevista, con una piccola percentuale, sul quadro di spesa del lavoro. Sarà compito dell’organismo di monitoraggio coinvolgere la cittadinanza. A questo scopo, l’ente individuato organizzerà scuole e laboratori grazie ai quali i cittadini potranno acquisire gli strumenti tecnici e legali per monitorare un appalto pubblico, organizzare visite ai cantieri e “raccontare” gli esiti del lavoro con la pubblicazione di report periodici”.
L’iniziativa è ispirata al programma pilota della Commissione Europea “Integrity Pacts – Civil Control Mechanism for Safeguarding EU Funds”, attivo in undici Stati membri su 17 opere pubbliche. In Italia, sono coinvolte nel progetto Transparency International, Action Aid e Amapola che monitorano lavori finanziati con fondi europei a Milano, Cagliari, Sibari e Gangi. Il Comune di Messina, sulle orme della sperimentazione europea, ha introdotto l’istituto del monitoraggio civico già nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza 2017-2019, quale misura ulteriore di prevenzione del rischio corruttivo. Il progetto-pilota sul secondo Palazzo di Giustizia era già stato previsto nel Protocollo d’intesa siglato il 9 febbraio di quest’anno tra l’Agenzia del Demanio, il Ministero della Difesa, il Ministero della Giustizia e lo stesso Comune di Messina e trova eco anche nella convenzione tra Agenzia del Demanio e Comune di Messina, sottoscritta il 12 aprile. La delibera n. 789, infine, dà mandato al dipartimento Lavori Pubblici del Comune di individuare l’organismo responsabile delle operazioni di monitoraggio.