Un po’ incerottato, ma con uan gran voglia di riprendere il cammino bruscamente interrotto sette giorni fa contro la Sancataldese.Il Messina è pronto a rendere visita al Paceco, penultima forza del torneo ma in grado di far sudare le proverbiali sette camice al Troina capolista appena sette giorni fa.
Un fattore che preoccupa Giacomo Modica, che chiede alla sua squadra un salto di qualità sull’approccio alla gara, visti i tanti gol subiti nei minuti iniziali: “La carta conta poco. Il problema è come andiamo ad approcciare la partita, cosa vogliamo fare. Ci sono tutti i presupposti per fare bene dopo una sconfitta interna immeritata. Il gol subito domenica scorsa non è stato un errore su calcio da fermo, c’è stato un campanile strano e la palla è entrata nonostante Cocuzza fosse sul palo. Se c’è stato un errore non è stato pacchiano, credo che si possa parlare di sfortuna e centimetri a favore loro. Però c’è una sorta di psicosi, dobbiamo reagire”.
Modica chiede anche ai suoi maggior attenzione e meno ingenuità: “Cerchiamo bella prestazione e un risultato importante. Ci siamo allenati bene durante la settimana, sono fiducioso. Tutto sembra semplice alla vigilia, ma le insidie ci sono sempre. Facciamo bene in fase difensiva,invece in attacco ancora abbiamo qualche difficoltà. Servirà una gara intelligente e diligente, da affrontare con forza interiore. Non possiamo sottovalutarli, hanno discrete individualità in avanti. Come prestazioni non abbiamo mai deluso, Vibonese a parte. Abbiamo perso punti importanti, ma non solo per demeriti nostri”.
Poi una piccola stoccata a tutto l’ambiente: “Abbiamo l’obbligo di sognare in grande, ma passa tutto da fattori come la dedizione, l’applicazione e l’allenamento. Qua ci sono una città, una squadra ed una tifoseria importanti, ma serviranno autostima per superare la classifica. A Messina perdere una partita è vista come la fine del mondo, si sale poi sul carro quando si fa qualcosa di importante. Può essere un anno importante per tutti. La A è lontana, bisogna ripartire da qui, un gradino alla volta, passo dopo passo”.
Il mercato ha portato il colpo Yeboah che domani giocherà, da valutare le condizioni di Bruno: “Bruno contiamo di recuperarlo la prossima settimana, Maiorano non ci sarà e Lia neppure perché ha avuto una ricaduta, una fascite plantare. È stato fermo tutto la settimana, avverte ancora dolore. Yeboah l’ho visto bene, ha giocato fino a domenica. Entusiasmo, accolto bene. Si è messo a disposizione. E’ un ragazzo solare e intelligente, subito al servizio dei compagni e domani partirà titolare. Ci può dare forza e spessore in più. Stiamo parlando di un ragazzo che ha fisicità e tecnica, può essere di grande aiuto, era la nostra prima scelta, non dobbiamo caricarlo di eccessive responsabilità. Se vogliamo essere meno prevedibili e più incisivi dovremo liberare la mente, togliere il freno a mano, mentre tatticamente servono inserimenti e sovrapposizioni dei centrocampisti”.
Sul mercato, il tecnico ha aggiunto: “Dobbiamo monitorare tutto bene, stanno lavorando sulle mie richieste. Un ringraziamento a chi ha dato il suo contributo ed è andato via. Dobbiamo sistemare il nostro organico ma in questo momento sono tranquillo e sereno. Abbiamo qualcosa da aggiustare ad esempio i due terzini sinistri sono di piede destro. Ho fiducia nel lavoro di Lamazza, ma il mercato di dicembre è sempre difficile perchè tutti si tengono i migliori e non è facile. Speriamo ci siano le condizioni di assicurarsi chi è libero o chi potrebbe essere liberato. Attendo l’arrivo di un giocatore che ho avuto io in passato”.