Sportello Unico per Edilizia, La Cava: Appeso al palo mentre rimpallo competenze tra dirigenti va di moda

Sarà l’aria del Natale che si avvicina, sarà quell’oppressione di portare a termine gli impegni di lavoro entro la scadenza di fine anno nella Pubblica Amministrazione, sarà la mancanza di attuabilità di una soluzione semplice (chissà insita nell’essere meridionale) ma anche far funzionare lo Sportello Unico per Edilizia sembra un compito arduo ed inaccessibile. Eppure basterebbe dare seguito al Protocollo d’Intesa con la Cciaa di Messina che era stato annunciato lo scorso 4 aprile per avviare questo servizio dedicato alle imprese.

“Oggi, giorno in cui si celebra Santa Lucia chi vuole fare impresa ed aprire cantieri in città non vede alcun barlume di luce – dichiara il Consigliere comunale di Sicilia Futura Alessandro La Cava – ma solo chiacchiere e promesse. Intanto, gli investimenti sul territorio   languano anzi sono pressoché inesistenti e con essi l’opportunità di creare sviluppo ed occupazione nel nostro comprensorio”.

In particolare, secondo La Cava, si sta realizzando una politica di rimpallo tra i dirigenti di Palazzo Zanca mentre lo Staff Accorinti allarga le braccia come se il problema non le appartenesse. Una politica che forse va di moda, piuttosto che gettare la spugna, la si passa come nel “gioco della spazzola” finché la musica finirà e qualcuno dovrà pagare pegno (almeno il gioco impartiva questa regola; nella vita burocratica non è dato sapere).

“Più che un grido d’allarme occorrerebbe lanciare un urlo di dolore – puntualizza il rappresentante di Sicilia Futura -, in nome e per conto di tutti quei lavoratori e delle loro imprese che non possono procedere celermente alla partenza dei cantieri, perché la mala burocrazia impedisce lo svolgimento anche delle più semplici attività che interessano il tessuto infrastrutturale cittadino”.

La Cava individua i responsabili nei dirigenti comunali Pizzino, Di Dio, Miuccio, i quali (non c’è altra spiegazione) sono oberati di lavoro ed impossibilitati a trovare il tempo per definire un Protocollo di Intesa con quei gruppi industriali che attendono, attraverso lo sportello unico per le imprese edili (S.U.E.), i permessi per avviare i lavori già appaltati e finanziati.

“Evidentemente – rimarca La Cava – il Comune non ha proprio voglia di incassare i soldi derivanti dalle concessioni e non è intenzionato a muovere l’economia, né creare nuova occupazione”.

“A noi messinesi – conclude il componente del Civico Consesso – piace rimanere ultimi perché prima o poi gli ultimi saranno i primi… sfugge però una minuzia a questa Giunta di Governo cittadino, cioè che fra non molto anche gli ultimi saranno andati via per assoluta mancanza di “pane” e pertanto anche il motto evangelico dovrà essere riformulato nel più realistico ‘anche quelli andati via potranno diventare primi altrove’!”.

Redazione1

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