La specializzazione settoriale in informatica vale più di mille parole. Il personale ex Feluca, oggi in servizio presso la società partecipata Amam, è in possesso di questa specifica competenza, altre comunque idonee allo svolgimento delle mansioni esternalizzate con la determinazione di conoscere la soddisfazione del cliente.
La procedura non risulta del tutto esternalizzata in quanto la società affidataria del servizio si avvale per raccolta dati mediante questionario, strumento che si evidenzia sicuramente essere al passo con i tempi, delle Circoscrizioni (la società affidataria è stata udita nei Consigli Circoscrizionali), e dei suoi dipendenti (assistenza ai cittadini per la compilazione delle 2 pag. di questionario e la raccolta di questi ultimi), gravando quindi direttamente ed indirettamente sulle risorse del Comune di Messina.
Si legge questa perplessità nell’interrogazione, rivolta al sindaco di Messina, da parte dei consiglieri comunali di Sicilia Futura: Nino Carreri, Alessandro La Cava, Nino Interdonato e Santi Sorrenti, rappresentando dettagliatamente l’ennesimo sperpero di risorse economiche da parte dell’Amam, che dopo aver assunto un buon numero di informatici, ha pensato bene di esternalizzare servizi che si sarebbero potuti tranquillamente svolgere “in house”.
Il Presidente della Commissione Bilancio, Nino Interdonato: “Quest’Amministrazione chiede sacrifici a tutti ma una sua Partecipata di “peso” continua ad adoperare come se non ci fosse un domani”.
“La crescita di una azienda passa anche dalla capacità di stare al passo con l’innovazione mediatica e dalla soddisfazione dei clienti, ma non sempre è oro tutto quello che luccica” – dicono i quattro consiglieri.
“Mi chiedo – ha evidenziato Interdonato – con quale faccia i vertici dell’Azienda di Viale Giostra intendano giustificare i 10 mila euro oltre iva, che verranno spesi per creare, in buona sostanza, un sito internet ed un “customer satisfaction” ovvero un sistema moderno per conoscere il grado di soddisfazione dell’utenza.
“In quest’ultimo caso – ha sottolineato Interdonato – il tutto avverrà attraverso la compilazione di 2 pagine di questionario, distribuite presso la sede delle circoscrizioni quando invece queste stesse informazioni si sarebbero potute acquisire direttamente nella Sede Amam di Viale Giostra e fornite dagli stessi cittadini o professionisti che si recano ogni giorno negli uffici dell’Azienda partecipata, per rateizzare o volturare le utenze. Il servizio prevede invece che la soddisfazione dei cittadini-utenti venga raccolta nelle sedi dei quartieri, mentre i dati, rilasciati tramite il questionario, verranno successivamente inseriti, sempre dalla ditta esterna, in un data base che fornirà il report finale”.
“Un servizio informatico – ha proseguito il neo presidente della Prima Commissione – che avrebbe potuto tranquillamente svolgere il personale ex Feluca, transitato in Amam, con consolidate capacità proprio nel settore dell’elaborazione dati. Da questa storia una sola considerazione: questa Amministrazione si lamenta sempre per l’esiguità delle risorse di cui dispone mentre una sua società Partecipata, di notevole “peso”, si consente di scialacquare come se non ci fosse un domani, i soldi arrivassero sempre dal cielo e la stessa Amam non avesse ben altri programmi da portare a compimento, per dare vera soddisfazione ai messinesi”.