Trischitta e La Paglia dopo Consolidato: Visioni spaccate nel Pd e ravvedimenti nel gruppo CMdB

Il gruppo di Cambiamo Messina dal Basso tende a scaricare Accorinti” – tuona il Capogruppo forzista Pippo Trischitta oggi in conferenza stampa, con la collega del Gruppo Misto Rita La Paglia. E la motivazione di questo puntare i piedi forse verso una condotta a cui non ci si può assuefare nella repentinità delle decisioni e che ha il sapore dell’improvvisazione sarebbe il Bilancio Consolidato. Questo non è un oggetto non identificato tant’è che è stato vagliato ieri sera dal Civico Consesso anzi è uno strumento con cui Palazzo Zanca ha potuto trattare in linea preferenziale le società Partecipate e su cui, tra l’altro, la Commissione ministeriale deve sciogliere le riserve entro oggi pomeriggio sperando che “non getti alle ortiche” oppure dal precipizi (cambierebbe poco il posto a questo punto) 300 assunzioni e quelle di 23 unità della Polizia Municipale. Il nodo dell’accelerata della Giunta municipale è stata proprio questo.

“La questione del Consolidato ha fatto emergere criticità che erano sotterranee nel movimento che afferisce al sindaco Cmdb – commenta la consigliera La Paglia -. Noi focalizziamo la nostra attenzione su questo. Noi consiglieri domenica scorsa abbiamo risposto alla chiamata urgente della Giunta e siamo stati presenti. Il Governo ha la convinzione che noi eravamo al corrente come loro dal 2016 di questo strumento ma non ce ne siamo accorti. Essendo all’esame del Ministero, il Consolidato se non fosse stato esitato dal Comune di Messina, non si potrebbe accedere al concorso dei vigili urbani. Fortunatamente, c’è l’informatizzazione e tutto può procedere online. I rappresentanti del Consiglio a volte devono confrontarsi con mallopponi enormi di documenti in cui non hai tempo di entrare nel dettaglio. Noi ci facciamo forti del parere dei Revisori dei Conti. Il documento contabile andava a cristallizzare lo stato delle Partecipate. Ci sentiamo oppressi. C’erano le famiglie dei vigili precari in lacrime. Questa doveva essere l’Amministrazione degli ultimi. Finalmente, anche i componenti del gruppo che caldeggia Accorinti  hanno preso coscienza di come il Management porti avanti le sue battaglie”.

“Si nota una spaccatura, una difformità all’interno del Partito Democratico – riprende Trischitta -. La coerenza manca in loro, non esiste un progetto condiviso. La Russo nel Consuntivo ha votato contrario e nell’ultima seduta di lavori non ha decretato la propria opinione perché era assente. Siracusano nella determinazione del Consuntivo risultava assente mentre ha partecipato per il Consolidato con un riscontro favorevole. Cardile, l’unico sempre costante nell’espressione di voto. Abbiamo permesso la stabilizzazione dei 300 precari e la proroga di 36 mesi di 23 vigili. Nel primo atto che è stato il Consuntivo 2016, abbiamo votato appena in nove. Noi siamo stati determinanti perché sempre presenti. Se non ci fosse stato il rinvio della commissione ministeriale per cause di salute di uno dei componenti, non saremmo arrivati nei termini della scadenza. La consigliera Fenech, nel suo intervento di ieri, ha rivelato l’incapacità di Accorinti. Una confessione che, forse, era radicata in profondità nei confronti del sindaco”.

A margine di tutto questo, è giusto ricordare che il segretario provinciale del Pd Paolo Starvaggi, da noi intervistato ieri, ha preso le difese anticipatamente dei suoi consiglieri. In particolare, abbiamo sentito oggi il consigliere Giuseppe Siracusano che conferma la volontà della sua votazione non per vicinanza ad Accorinti ma per un senso di responsabilità verso la popolazione messinese. “Sia lui che Gennaro hanno partecipato ai lavori d’Aula della variazione di bilancio con voto favorevole – ci riferisce Siracusano – mentre, per quanto lo riguarda, era assente giustificato per motivi di lavoro e non è potuto esserci per il Consuntivo dove avrebbe votato favorevolmente”.

D’altro canto, Gaetano Gennaro chiarisce il profilo di spessore del suo partito che ha sostenuto le risoluzioni del Consolidato per tutelare il futuro di 330 dipendenti (compresi i vigili urbani) e ha sempre guardato con sensibilità alla fascia dei lavoratori. “Come si potrebbe votare contro un documento del genere? – dice sbalordito Gennaro -. Se gli vogliamo trovare una incoerenza, io sono incoerente nell’interesse della città. Mentre Trischitta che dovrebbe essere diametralmente opposto ad Accorinti e sta facendo anche campagna elettorale come candidato a Sindaco, sta chiudendo la vicenda voto. Dove inizia la polemica politica e dove inizia la politica? Io/ noi del Pd facciamo politica”.

Gennaro per l’esattezza ha votato contro il Consuntivo ed i Previsionali e a favore della “Manovrina” dopo emendamento e del Consolidato, se è necessario fare questo conteggio. Il consigliere insiste sulla copertura politica del suo schieramento che agisce per il raggiungimento del benessere della collettività.

Foto Rocco Papandrea

Redazione1

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