Un boato e poi le fiamme, mattinata di terrore a Milazzo per un incidente avvenuto intorno alle 9.45 all’interno della cosiddetta “candela” della Raffineria.
L’evento si è verificato in zona nord-est in prossimità del mare in territorio di San Filippo del Mela, lontano dall’area impianti di processo.
Tre le persone rimaste ferite, ma solo con lievi bruciature alle mani; gli operai sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale “Fogliani” di Milazzo.
Le alte fiamme si notavano dalle isole Eolie e dall’autostrada, in molti si sono riversati nei balconi e nelle terrazze di Milazzo per vedere l’alta colonna di fumo.
“Sul posto – fa sapere la Ram – hanno operato le squadre antincendio della Raffineria (di proprietà Eni e Q8) ed i Vigili del fuoco del distaccamento di Milazzo”. Non ci sono petroliere attraccate ai pontili e quelle in rada si sono allontanate dal punto di ancoraggi. La situazione è comunque monitorata dalla Guardia costiera.
L’incidente è avvenuto a poche ore dalla riunione finale prevista nella sede del Ministero dell’Ambiente in cui la Raffineria di Milazzo, joint vanture paritaria tra Kuwait ed Eni, dovrebbe ricevere l’Autorizzazione integrata ambientale (l’Aia) che consentirà agli impianti di operare per altri tre/cinque anni (il periodo lo deciderà il ministero).
Un momento che l’azienda aspettava da lungo tempo. A Roma si trovano l’assessore all’Ambiente del Comune di Milazzo, Damiano Maisano ed il direttore generale della Ram, Piero Maugeri.
Un boato e poi le fiamme alla Raffineria di Milazzo, 3 feriti
martedì 19 Dicembre 2017 - 13:32