Torna a far discutere la Rete ospedaliera siciliana. Infatti, il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia, ha scritto una lettera al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e all’Assessore Regionale della Salute, Ruggero Razza, per chiedere un incontro al fine di mostrare al nuovo esecutivo regionale le criticità in danno del comprensorio tirrenico derivanti proprio dal piano di riordino della rete ospedaliera regionale adottato dal Governo precedente. Riportiamo qui di seguito alcuni dei punti salienti della lettera:
“Signor Presidente, Signor Assessore,
È ampiamente nota la vicenda del presidio ospedaliero di Barcellona Pozzo di Gotto – il “Cutroni Zodda” – e quella, parallela, del nosocomio milazzese “Vincenzo Fogliani”: dopo anni di discussioni e controversie, il precedente Governo regionale, per rispondere ai parametri del decreto cosiddetto Balduzzi, ha istituito l’Ospedale Riunito di “Milazzo – Barcellona – Lipari”.
Riferisco come nel corso della dialettica istituzionale intrattenuta col precedente Governo regionale si fosse discusso dell’istituzione di un ospedale riunito articolato in un polo medico a Barcellona Pozzo di Gotto e in un polo chirurgico a Milazzo, con il servizio di pronto soccorso istituito in entrambi i presidi, provvisti anche dei servizi essenziali per assicurare l’emergenza-urgenza pur nell’ambito delle specificità di ciascuna sede. Questa non era ritenuta la soluzione pienamente soddisfacente per le aspettative della comunità, ma era stata ritenuta comunque accettabile in una logica di razionalizzazione complessiva.
Il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera approvato dalla Giunta Regionale, invece, ha semplicemente attuato un progetto che prevede la riduzione generalizzata, tanto a Barcellona Pozzo di Gotto quanto a Milazzo, di servizi e di posti letto. Il presidio di Milazzo vede ridursi i posti di Pneumologia (in un comprensorio ad elevato rischio ambientale!) e la soppressione di Nefrologia e Urologia. L’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto a sua volta diventa di fatto una sorta di ricovero per lungodegenti, con 66 posti letto complessivi articolati su Medicina Generale, Geriatria, Malattie Infettive e Riabilitazione. All’incirca metà dei posti disponibili risultano in Medicina e Geriatria, mentre il servizio di pronto soccorso sarebbe destinato alla soppressione.
Il servizio di pronto soccorso del nosocomio di Milazzo con grande difficoltà (e attese di ore da parte dei pazienti) oggi riesce ad assicurare circa 23.000 accessi annui, mentre a Barcellona Pozzo di Gotto se ne registrano circa 20.000. Parliamo di oltre 40.000 accessi annui, i quali verrebbero a gravare tutti su una struttura evidentemente impreparata e inadeguata per dimensione dei locali, disponibilità di attrezzature e dotazione organica. Ci si chiede, dunque, in che modo potranno essere assicurate le emergenze-urgenze se già oggi la struttura appare al limite della funzionalità? Come si farà domani a rispondere a queste esigenze, peraltro con una struttura – si parla del complesso ospedaliero di Milazzo – che appare interamente utilizzata in ogni suo spazio?
Le richieste sin qui avanzate dalle comunità e dai loro amministratori sottendono – banalmente – la necessità di costruire un modello di organizzazione sanitaria pubblica equamente distribuito sul territorio, efficiente e che sia realmente in grado di assicurare ai cittadini livelli minimi di assistenza adeguati alla tutela del diritto alla salute costituzionalmente garantito. Noi amministratori locali riteniamo che il piano attuale non assicuri questo diritto – almeno per quanto concerne Barcellona Pozzo di Gotto – e che non sia in grado di fornire servizi con efficienza ed equità territoriale.
Sono queste le ragioni per le quali, anche in nome e per conto di tutti i sindaci del Distretto socio sanitario D28, chiedo a voi di voler convocare un incontro urgente al fine di consentirci di meglio rappresentare le aspettative di questa comunità nella prospettiva dell’adozione di correttivi alla rete ospedaliera regionale utili al perseguimento degli obiettivi prima rappresentati.
Nell’attesa di ricevere conferma del richiesto incontro, a nome mio e degli altri sindaci del Distretto porgo saluti di viva cordialità uniti a sentiti auguri di Buon Natale”.