Il business dell’ultimo dell’anno è milionario. Numerosi i veglioni in città, soprattutto lungo la Riviera, dove locali di ritrovo vengono trasformati in locali da ballo. Anche in provincia si registra un grande movimento per salutare ballando l’inizio del nuovo anno.
Il problema è che nella maggior parte dei casi si tratta di feste prive di licenza di pubblico spettacolo rilasciata dalla Questura di Messina. Il grido d’allarme proviene dai titolari dei locali che sono in regola e che devono fare i conti con una concorrenza spietata che opera al di fuori delle regole. Spiegano che il problema è legato soprattutto alla mancanza di sicurezza per gli avventori dei locali.
Chi organizza un veglione senza la licenza vuol dire che non segue le prescrizioni rigide che provengono dalla Polizia di Stato che, in questi ultimi mesi ha imposto un giro di vite per effetto della direttiva Gabrielli. Il problema – ci segnalano -, si propone ogni anno in prossimità delle feste di Natale, ma il culmine lo si raggiunge l’ultimo dell’anno quando abbondano i veglioni. Ciò alimenta un’economia sommersa che elude non solo i controlli di Pubblica sicurezza ma anche quelli fiscali. Nessuno scontrino e un business che produce centinaia di migliaia di euro per gli organizzatori di eventi che il più delle volte sono abusivi.