“Purtroppo, come spesso accade nei momenti di festa o negli eventi importanti, non si può sempre gioire pienamente, ma qualcosa, a causa di qualche ‘mente deviata’, deve andare sempre storto”. Il consigliere comunale, Libero Gioveni, denuncia due squallidi episodi accaduti la notte di Capodanno, tra l’altro non nuovi all’Amministrazione, ma che puntualmente si ripetono spesso senza le necessarie contromisure.
Il primo riguarda l’intrusione da parte di qualche pervertito all’interno del Gran Camposanto che – spiega Gioveni – ha trovato forse più “elettrizzante” sparare i botti di fine anno proprio accanto alle tombe dei defunti (come dimostra la foto che immortala una scatola di fuochi d’artificio rinvenuta nei pressi della Piramide).
Anche nel Capodanno 2015 – ricorda amaramente il consigliere – si registrarono queste ‘genialità’, in quell’occasione testimoniate da qualche residente della limitrofa via Del Santo.
Il secondo inqualificabile episodio – prosegue l’esponente del gruppo Misto – riguarda invece la totale devastazione dell’importantissimo impianto semaforico di viale Gazzi all’incrocio con l’ingresso delle “case gialle” di Santo Bordonaro, dove si è consumato uno dei più noti e rituali falò cittadini. Evidentemente ai soliti noti – constata il consigliere comunale – non è bastato ‘divertirsi’ mandando a fuoco la montagna di catasta di legna, ma ha trovato più divertente distruggere il primo semaforo posto all’uscita del rione e conseguentemente mandare in tilt tutti i semafori della pericolosissima intersezione che adesso risultano spenti.
Gioveni, nel mettere in luce la “vulnerabilità” del nostro cimitero monumentale che non è nuovo ad intrusioni notturne, ha chiesto al Dirigente del Dipartimento mobilità urbana Pizzino, riguardo invece all’episodio di vandalismo, di provvedere con la massima urgenza al ripristino dell’impianto semaforico a garanzia della pubblica sicurezza.