L’uso del condizionale è d’obbligo, ma ogni indizio sembra portare a questo. I costi per il Capodanno di piazza Cairoli potrebbero tramutarsi in debito fuori bilancio che potrebbe trascinarsi per chissà quanto tempo, questo per via della mancata approvazione della delibera sulla variazione di bilancio che l’amministrazione ha presentato proprio la sera di San Silvestro.
Come sempre, sulle scadenze, la Giunta Accorinti ha giocato col fuoco, presentando atti all’ultimo istante, non dando l’opportunità ai consiglieri di poter analizzare le carte e votare in modo consapevole. Un bere o affogare che questa volta non ha sortito gli effetti avuti in molte altre occasioni, quando a prevalere è stata la voglia di non ingolfare iter su assunzioni o graduatorie varie.
Ma torniamo al nocciolo della questione. Il civico consesso, è tornato a riunirsi in via straordinaria gli ultimi due giorni del 2017, addirittura fino all’ora di cena del 31 dicembre la seduta era ancora in corso. In discussione c’era l’approvazione di alcuni debiti fuori bilancio, ma soprattutto della delibera sulla variazione di bilancio proposta dall’amministrazione, in modo particolare dall’assessore al Bilancio, Enzo Cuzzola. Al suo interno erano presenti i costi per il concerto di Capodanno, un evento molto apprezzato dai messinesi, che hanno salutato l’arrivo del 2018 a piazza Duomo grazie alla musica dell’Orchestra del Vittorio Emanuele, dei Ka Jah City, del Canzoniere Greganico Salentino e il ritmo di Leo Lippolis, Yanez e Maurizio Presente.
L’organizzazione dell’evento è costato circa 48mila euro, ma aggiungendo i costi di SIAE ed IVA si arriva a sfiorare i 60mila euro. Una copertura di spesa inserita all’interno della variazione di bilancio, delibera che però non è stata neanche discussa per via della reiterata assenza dell’amministrazione in occasione delle due sedute consiliari.
Così i dubbi che i consiglieri avevano in merito all’atto non sono stati colmati, così non si è arrivati neanche alla votazione. Il 31 dicembre era l’ultimo giorno utile per l’approvazione, così la trasformazione in debiti fuori bilancio di tutti gli impegni di spesa previsti all’interno della delibera sembrerebbe un passaggio obbligatorio.