“Quella del 31 dicembre è stata una brutta pagina. Siamo arrivati per l’ennesima volta in Consiglio all’ultimo minuto. Ce ne siamo scusati ma hanno inteso la cosa come una forzatura. L’urgenza della variazione era confermata dal parere dei Revisori, ma non è bastato”. A prendere la parola in questa occasione è l’assessore al Bilancio, Enzo Cuzzola che si sente consapevole di alcune pecche nelle modalità burocratiche inerenti alle leggi delle amministrazioni comunali, specialmente sulle dinamiche indemandabili che coinvolgono i correttivi da apportare al Bilancio.
“I consiglieri lamentano spesso la poca comprensione dei documenti di Bilancio che, peraltro, noi opportunamente cerchiamo di rendere in chiaro” – denota l’assessore.
Il responsabile della materia Finanze Pubbliche attribuisce la scarsa comprensibilità dei nuovi contenuti adottati alla norma sulla contabilità armonizzata che prevede, quasi una sorta di accentramento di scelte in capo alle giunte, documenti sempre meno dettagliati, ai quali bisognerà, prima o poi, abituarsi.
“E’ stata una brutta pagina ed io sono molto rammaricato. Intanto, perché non sono riuscito a farmi comprendere. Poi, perché il danno che potrebbe derivarne alla Città è enorme. Infatti, emergono due ordini di problemi: in primo luogo bisognerà trovare il modo di rimediare alla ‘omissione’ da parte del Consiglio de “i provvedimenti ritenuti necessari nei riguardi dei rapporti eventualmente sorti sulla base della deliberazione non ratificata”, poi tutte le spese finanziate con la variazione diventano debiti fuori bilancio (almeno secondo alcune sezioni di Corte Conti, ma stiamo approfondendo la questione), questo purtroppo potrebbe incrinare la fiducia degli organi vigilanti, sul percorso verso il risanamento che stavamo costruendo, perché i debiti fuori bilancio (anche se provvisti di copertura e per spese regolarmente impegnate, come nel nostro caso, quindi debiti fuori bilancio solo contabilmente ma non giuridicamente) sono un pessimo indice, per il giudizio di strutturale equilibrio degli enti”.
“Sono rammaricato ed angosciato, perché i percorsi finanziari imposti dal legislatore sono sempre più stringenti ed urgenti, in presenza di norme e documenti di bilancio non sempre comprensibili a tutti noi”.
“Sono preoccupato ma capisco i consiglieri, tranne quelli mai presenti, anche se penso che Messina non merita di presentarsi all’esterno con indici che non le rendono verità. Ecco farò, faremo, di tutto per dimostrare la verità che merita”.
Cuzzola si mette a disposizione per rispondere ad ogni domanda che potesse rendere chiara questa verità.