Si riapre il dibattito sull’Isola pedonale di via dei Mille. Il Consiglio comunale, nell’esercizio delle proprie funzioni, ha bocciato la proposta di “prelievo” della delibera che avrebbe dovuto dare il via libera all’istituzione permanente dell’area pedonale.
Apriti cielo. Sui social network s’è gridato allo scandalo: i favorevoli hanno iniziato ad attaccare chi ha determinato la bocciatura della delibera. E infuriano le polemiche. Inutili. La pedonalizzazione, diciamolo senza infingimenti, si è rivelato un autentico flop. Nonostante i buoni propositi della Confesercenti che ha beneficiato di un robusto (si parla di alcune decine di migliaia di euro) contributo da parte dell’amministrazione comunale, per l’abbellimento della via, i messinesi hanno preferito passeggiare a piazza Cairoli e su Viale San Martino.
Colpa anche di importanti iniziative portate avanti da Confcommercio nel cuore commerciale della città, che hanno restituito centralità a viale San Martino. E poi, si parla di togliere le automobili da via dei Mille e per fare qualche introito pubblicitario la stessa strada è stata occupata da autovetture in mostra di una concessionaria cittadina.
Una contraddizione che ha impedito il tanto invocato “passio”. Il dibattito è comunque ripreso, alimentato dai favorevoli per ideologia e da quei politici che occupano gli scranni dei palazzi, i quali hanno evidenti interessi perché possessori di immobili lungo via dei Mille. C’è infatti la convinzione che la pedonalizzazione della strada possa determinare l’aumento di valore degli immobili. Se così fosse, tutti i consiglieri comunali e di quartiere che possiedono case in via dei Mille abbiano la decenza di astenersi dalle votazioni.
I sostenitori, infatti, appartengono ad una “minoranza” trasversale che sta cercando adesso di riportare l’attenzione su un tema che ha stufato gli stessi messinesi. Prova ne sia che la strada chiusa non è stata presa d’assalto come negli anni scorsi.

Davide Gambale