Interi quartieri al buio, difficile sostituire anche una lampada della pubblica illuminazione

Redazione

Interi quartieri al buio, difficile sostituire anche una lampada della pubblica illuminazione

venerdì 05 Gennaio 2018 - 10:35

Messina in penombra con interi quartieri in abbandono ed una situazione che peggiora di giorno in giorno. Lo segnalano il consigliere comunale, Benedetto Vaccarino ed il consigliere III Circoscrizione, Mario Barresi.
“Pur esprimendo vera soddisfazione per gli interventi che si stanno predisponendo nell’impianto di pubblica illuminazione del villaggio Bisconte o per quello già eseguito nel viale Europa basso, rimangono in città cronici problemi che riguardano la mancata sostituzione di lampade fulminate.
Interventi di manutenzione ordinaria, come appunto la semplice sostituzione delle lampade fulminate, sono diventati problemi straordinari in quanto ad essere fuori uso sono centinaia e centinaia di lampade.
Giacciono da mesi al Comune molteplici segnalazioni che non hanno avuto riscontro e non si capisce cosa si sta facendo concretamente per contrastare questo enorme disservizio, oltre a rendersi conto che la ditta affidataria non riesce ad assolvere questo compito con regolarità.
Solo nella III Circoscrizione saranno almeno 300, forse più, le richieste di cambio lampade, oltre a richieste di manutenzione ai pali pericolanti, ai pali rimossi e non più sostituiti come ad esempio nel rione Gazzi in via Melchiorre Tommasi.
Molte viuzze rimangono al buio a causa della mancanza di una sola semplice lampada che però lascia nelle tenebre tanti cittadini, soprattutto anziani. Tratti di strada come ad esempio la via Reggio Calabria, tra via Toscana e via Vittorio Veneto a Provinciale completamente nell’oscurità. Ma identici problemi si registrano a Camaro, Bordonaro, Villaggio Aldisio,  Cumia ed in alcune vie del Quartiere Lombardo.
Si chiede di sapere se è opportuno che vengano inviati al Dipartimento Pubblica illuminazione  ulteriori segnalazioni, visti i mancati interventi, e se l’assessorato competente assieme al Dipartimento, possono in tempi brevi, uscire da questa crisi che dura da parecchi mesi e se esiste altresì una reale e concreta possibilità di ripresa di un servizio che è, ricordiamolo, ordinario, essenziale e pagato dai cittadini”.