Il Punteruolo rosso non si è stancato di infestare ancora le Palme, collocate all’incrocio tra Viale San Martino e via Santa Cecilia creando un alto tasso di pericolo per persone e cose, facilmente constatabile tanto che un esemplare, in particolare, sta collassando. Nonostante i facili proclami dell’Amministrazione l’insetto non è stato debellato ma si è fatto solo indebolire nella propria azione vitale, a causa delle basse temperature registrate negli inverni precedenti, fenomeno che ha riguardato l’intera regione e non certamente solo il Viale San Martino.
Così, il consigliere comunale Carlo Cantali prende atto della situazione e non riconosce alcun merito all’Amministrazione. “Credibile solo la presunzione di essere venuti a capo della contaminazione con qualche trattamento eseguito saltuariamente, presunzione certamente non addebitabile agli Uffici ma a chi si ostina a confondere ideali con pratiche e conoscenze tecniche”.
“D’altro canto – dice -, se si è tanto sicuri di aver conseguito un risultato unico nel mondo perché non brevettarlo?”.
L’esponente di Felice per Messina ricorda le sue interrogazioni presentate nel 2014 e nel 2016 e, a seguito della recente ispezione mirata ad accertare lo stato vegetazionale degli esemplari di Phoenix dactylifera insistenti lungo Viale San Martino dopo i necessari abbattimenti del 2014, interroga il sindaco e l’assessore Ialacqua a cui, in mancanza di risposta, si chiedono le dimissioni e la revoca dell’incarico all’esperto a titolo gratuito.
Si ribadiscono ancora oggi le contestazioni contenute nelle precedenti interrogazioni avanzate da Cantali nel 2014, nel 2016 e che oggi si riportano integralmente: L’Amministrazione è stata completamente inadatta ad affrontare un’emergenza tanto grave, in quanto gli interventi sono stati tardivi, irrazionali e in difformità con quanto previsto dal Piano di Azione Regionale (potatura verde di alleggerimento vietata esplicitamente);
Sono state impiegate somme per “curare e salvare” delle piante senza prendere in considerazione la necessità di trovare la copertura economica necessaria per proseguire i trattamenti anche dopo la fine del monitoraggio;
Si sarebbe dovuto valutare con maggiore attenzione la scelta di salvaguardare Palme di recente messa a dimora ed estranee alla storia della città sia in funzione del pericolo che in funzione dei costi da sostenere per garantire interventi programmati per i prossimi anni;
si sta riproponendo un grave problema di sicurezza nella principale arteria cittadina; si dovranno affrontare ulteriori oneri economici per procedere all’abbattimento delle palme attualmente infette; nonostante le spese sostenute, i danni cagionati ed il pericolo al quale sono stati esposti cittadini e manufatti, non è stato (e non sarebbe mai potuto essere) raggiunto il fine che l’Amministrazione si era proposto visto che la problematica si è ripresentata a breve distanza di tempo.
Si continua a contestare integralmente l’attività posta in essere dall’Amministrazione e si ribadiscono le richieste già presenti all’interno della precedente interrogazione avente stesso oggetto chiedendo che:
venga considerata prioritaria la salvaguardia della pubblica incolumità e l’integrità delle strutture e dei servizi lungo il Viale San Martino e, in generale, in tutta la città; si mettano in atto pratiche tecniche corrette rivedendo in maniera critica e migliorativa quanto fatto sinora; si impieghi il denaro pubblico in attività coerenti con quanto previsto dalla normativa tecnica (Piano di Gestione); si proceda immediatamente alla vera messa in sicurezza della principale strada cittadina.