E’ durato davvero poco il ritorno alla normalità per i genitori e gli alunni della Pascoli-Crispi, costretti a fare un’altra volta i conti con le conseguenze dell’incendio che ha colpito una fotocopiatrice ad inizio dicembre.Dopo l’animato tavolo tecnico della scorsa settimana per la seduta della commissione consiliare Lavori Pubblici, ieri il ritorno tra i banchi dopo la lunga sosta, fino a questa mattina.
L’evidente presenza di polveri e cenere sui muri del primo piano della struttura, è stata la causa del prelievo immediato dei bambini da parte dei genitori all’inizio della giornata scolastica odierna. E dire che tutto sembrava ormai a posto, l’Asp dopo l’incendio si era soffermata sulla necessità di bonificare il seminterrato, mentre al primo piano bastava un intervento più blando.
Gli interventi sono stati eseguiti da una ditta privata, così lo stesso Dipartimento all’Edilizia Scolastica aveva dato il benestare affinchè i bambini potessero tornare tra i banchi di scuola subito dopo le vacanze natalizie. A maggior ragione dopo che per settimane, le finestre dell’istituto sono rimaste aperte per consentire agli ambienti di arieggiare.
Un lavoro che evidentemente è risultato inefficace, così sul posto è dovuto intervenire l’assessore alle Politiche Scolastiche, Federico Alagna: “Il sopralluogo di questa mattina mi ha fatto ricredere su molte cose – ha commentato – credevo c’erano i pareri tecnici che attestavano la non pericolosità degli ambienti. Mi sono recato sul posto insieme ad alcuni genitori e alla dottoressa Caruso dell’Asp, successivamente mi confronterò con il dirigente Ajello”.
Resta in dubbio l’apertura della scuola: “Molto dipenderà dalla relazione dell’Asp, se queste polveri possono essere eliminate con interventi non particolarmente invasivi non vedo il positivo per cui la scuola debba essere chiusa, altrimenti si agirà di conseguenza. Il nostro unico obiettivo è quello di rendere ambienti sicuri per i bambini”.