Numerose le sottoscrizioni, ma altrettanto numerose le irregolarità riscontrate. L’atto di conciliazione firmato da oltre 250 dipendenti della MessinAmbiente per il passaggio alla Messina servizi bene comune sarebbe avvenuto non soltanto in un clima di forte pressione psicologica dovuto ai giustificati timori relativi alla perdita del posto di lavoro, ma anche in un contesto dove sarebbero state riscontrate numerose irregolarità non passate inosservate da Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, che hanno deciso dunque di presentare un esposto alla Procura.
“Nella denuncia, articolata e circostanziata con testimonianze e accadimenti di questi giorni, – spiegano le organizzazioni sindacali – si evidenzia come la commissione costituita e formata dal conciliatore della Confeesercenti e dalle rappresentanze sindacali e aziendali è stata per quasi la totalità del tempo delle procedure incompleta per assenza di alcune delle parti, i rappresentanti di Cisl Uil e Fiadel deliberatamente esclusi nelle fasi della firma anche dei propri iscritti. Un caso su tutti, Cisl Uil e Fiadel denunciano come a numerosi dipendenti siano stati fatti sottoscrivere i verbali direttamente nel sito della piattaforma di Pace da soggetti non abilitati alla transazione visto che contestualmente, al netto del ‘dono dell’ubiquità’ la Commissione ufficiale e unica autorizzata alle procedure era impegnata nel sito dell’autocentro di via Salandra e senza dare di tutto questo alcuna notizia a queste organizzazioni sindacali.
“Troppe irregolarità che non potevamo che denunciare nell’interesse superiore dei lavoratori, della trasparenza e della legalità – concludono Cisl, Uil e Fiadel – per cui chiediamo che vengano intrapresi dalla procura gli idonei provvedimenti che verranno ritenuti opportuni”.