La vicenda della condanna del commissario straordinario dell’Asp per comportamento antisindacale, si arricchisce di un nuovo capitolo. Con una nota firmata dal segretario generale della Uil, Ivan Tripodi, e del segretario generale della Uil-Fpl, Pippo Calapai, si evidenzia come il manager abbia sbagliato in maniera macroscopica, senza tenere conto delle richieste avanzate dal sindacato riguardo la delibera riguardante il Piano triennale del fabbisogno del personale. Tripodi e Calapai, con grande senso di responsabilità, annunciano che non daranno seguito a quanto statuito dal giudice del Lavoro di Messina, per evitare ripercussioni sul personale assunto o stabilizzato, ma chiedono che il manager nel Piano tenga conto delle figure strategiche ingiustamente “escluse”. Ecco il testo integrale della nota di Tripodi e Calapai.
“Certo che ci vuole una gran bella faccia tosta per potersi presentare alla stampa all’indomani della sonora sconfitta in Tribunale e farneticare sul fatto che chi ha inequivocabilmente vinto la causa non si è reso conto che poteva creare un problema a lavoratori assunti sulla base di atti illegittimi.
Alla luce delle dichiarazioni del manager Sirna riportate su alcuni organi di informazione ci chiediamo però, come mai, pur sapendo che ci fosse un giudizio in corso, egli ha proceduto comunque alle assunzioni prima della sentenza del Giudice che doveva decidere proprio sulla regolarità amministrativa del piano assunzionale dell’ASP..!? E se, per come sembra far intendere dalle sue parole, lo stesso Sirna sapeva fin dall’inizio che avrebbe perso la causa, come mai, per oltre sei mesi, non ha mai fatto niente per ovviare alla situazione di illegittimità della propria delibera n° 1883/2017..!?
Cosa sperava di ottenere il dr. Sirna da un insensato ed ostinato atteggiamento di scontro e di chiusura con il Sindacato più rappresentativo dei lavoratori..!?
E chi oggi si interroga delle refluenze della sentenza di un Tribunale, dov’era e chi stava guardando quando l’ASP Messina produceva atti illegittimi … e come mai oggi, piuttosto che porsi dubbi ed interrogativi non si scaglia apertamente, invece, contro un manager dichiarato giudizialmente responsabile di “mala amministrazione” e che ha messo seriamente a rischio il futuro occupazionale di tanti incolpevoli lavoratori..!? E sfidiamo pubblicamente chiunque, ivi compreso lo stesso dr. Sirna, piuttosto che raccontare storielle o cercare inutili sponde, a dichiarare, invece, se è vero o no che fin dall’inizio la UIL-FPL, con alto senso di responsabilità, ha reiteratamente messo in guardia l’Azienda in merito all’illegittimità del proprio operato inviando all’ASP varie diffide e richieste di incontro che sono state tutte disattese ed ignorate..!? Il dr. Gaetano Sirna, piuttosto che cercare pateticamente di confondere le acque dovrebbe, oggi, con gesto di doverosa dignità professionale, rassegnare semplicemente le proprie dimissioni per tutto quello che ha combinato e chiedere scusa ai lavoratori ed ai cittadini per non aver saputo gestire, secondo procedure di legge, questa delicatissima fase amministrativa dell’Azienda che, appunto, paga i manager proprio per evitare di incorrere in errori di questo tipo e soprattutto di queste proporzioni.
I lavoratori, comunque non si preoccupino perché la UIL-FPL non ha sottovalutato nulla e tenuto conto che considera sacro il diritto alla sicurezza del loro futuro lavorativo può garantire, senza alcuna remora, che nessuna assunzione verrà revocata. Eseguire o meno il provvedimento emesso dal Tribunale spetta, infatti, unicamente alla UIL-FPL, la quale per quanto scorretto ed arbitrario sia stato l’operato del manager Sirna non procederà giammai in pregiudizio di nessun lavoratore e non notificherà, quindi il decreto per far valere la condanna nella parte in cui il giudice ha ordinato all’azienda di disapplicare la propria precedente delibera.
Quanto sopra, ovviamente a condizione che comunque nel piano assunzionale 2018 l’amministrazione tenga definitivamente conto di tutti i lavoratori precedentemente non inseriti nel piano e che, al pari di tutti gli altri precari hanno anch’essi diritto alla garanzia del loro stabile futuro occupazionale. Al manager Sirna rivolgiamo, quindi, l’espresso invito ad accettare la propria sconfitta inflitta sul campo ad opera della UIL-FPL e ad evitare di continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori e con le casse dell’Azienda insistendo con reclami o appelli che sarebbero destinati ad ulteriori e più nefast esiti per i lavoratori e per la stessa ASP Messina.
Alle lavoratrici e ai lavoratori, invece, anche quali cittadini messinesi, in caso di mancata ottemperanza al superiore invito da parte del Commissario Sirna, rivolgiamo l’appello a sottoscrivere, insieme alla UIL-FPL la petizione da indirizzare all’Assessorato Regionale della Sanità ed al Presidente della Regione Siciliana per mandare a casa colui che, per fatto personale o per peccato d’orgoglio, nonostante la nostra manifestata disponibilità a trovare soluzioni di equità e di salvaguardia complessiva, scegliesse ancora una volta di anteporre se stesso o la propria vanagloria ad interessi fondamentali che riguardano la massa dei precari e dei soggetti neo-assunti dell’Azienda. Restiamo, pertanto, in attesa di riscontro, e come sempre, pronti a fare la nostra parte, come sindacato, a difesa di tutti i lavoratori”.
Caso-Sirna, in campo tutta la Uil: "Non danneggeremo i lavoratori, ma lui si dimetta"
sabato 13 Gennaio 2018 - 17:03