Per il nuovo Piano di Riequilibrio, l’amministrazione dovrà fare le cose di corsa. Tutta “colpa” dell’immediata esecutività votata dal domenica dal Consiglio Comunale, nel giorno dell’approvazione della delibera sulla rimodulazione del Piano di Riequilibrio. Il documento prendeva atto della possibilità data dal Governo, di allungare il Piano da dieci a vent’anni. L’amministrazione aveva la possibilità di riformulare il Piano entro 45 giorni prima di inviarlo un’altra volta a Roma, ma dopo il voto di domenica si dovrà andare obbligatoriamente di corsa.
L’immediata esecutività, costringe l’amministrazione a redigere il documento entro 20 giorni. Una scelta che l’assessore al Bilancio, Enzo Cuzzola, definisce più che mai inopportuna: “Per la riformulazione piano il Consiglio ha operato scelte legittime ma tecnicamente inopportune. Se il Consiglio Comunale non avesse votato l’immediata esecutività, il piano si sarebbe dovuto riformulare entro il prossimo 26 marzo, cioè quarantacinque giorni dopo l’esecutività, che scatta dopo dieci giorni dalla pubblicazione, che deve avvenire per quindici giorni. Avendo invece votato la immediata esecutività della delibera allora i quarantacinque giorni scadono il prossimo 1 marzo. In sostanza i tempi si accorciano di 25 giorni. Ora siccome la riformulazione del piano non è opera di poco impegno, alla fine si rischia, per l’ennesima volta, di arrivare trafelati alla scadenza, togliendo prezioso tempo a quell’approfondimento, da tutti e da sempre, agognato sui documenti finanziari. Per chiarezza!”.