Nelle idee dell’amministrazione comunale, i lavori della nuova via Don Blasco dovrebbero essere assegnati il prossimo 19 febbraio. Ma adesso è giunto il momento di pensare anche alle opere integrative, che dovranno spianare strada alla realizzazione di un progetto che la città aspetta da almeno trent’anni.
Per questo il Comune ha già presentato un cronoprogramma alla ditta aggiudicatrice, il Consorzio Medil. A presentare i termini del cronoprogramma è stato il dirigente del Dipartimento di Protezione Civile, Antonio Rizzo, ospite della commissione Lavori Pubblici, presieduta da Carlo Cantali: “Ci siamo attenuti al termine di 320 giorni presente all’interno dell’offerta migliorativa. In base a questo tempo abbiamo organizzato dei tronchi d’interventi che riguarderanno la via Don Blasco, il sottopassaggio di via Santa Cecilia, la zona di Zaera, via Acireale e Maregrosso. Queste sono le zone che subiranno dei primi interventi, successivamente si interverrà sullo scalo di via Santa Cecilia, via Acireale e tutte le case interessate dai lavori”.
Rizzo si sofferma sui tempi: “Molto dipenderà dall’assegnazione dei lavori, noi ci siamo soffermati sui 320 giorni lavorativi. Quindi se i lavori saranno assegnati il prossimo 19 febbraio contiamo di terminare a maggio 2019”.
Il nodo più spinoso è però quello che riguarda gli espropri:“Ovviamente ci saranno – ha confermato Rizzo – riguarderanno le ferrovie, lo scalo merci di via Santa Cecilia e le case D’Arrigo. Già la prossima settimana saranno formalizzati gli accordi con le ditte che hanno accettato l’esproprio delle aree di loro proprietà”.
Politicamente c’è da registrare l’attacco dell’esponente dei Dr, Salvatore Serra, all’amministrazione comunale: “La via Don Blasco è un’opera utile per la città, ma ad usufruirne saranno pure i mezzi pesanti che sbarcano con le navi della Caronte&Tourist. Quindi il sindaco non dica più che fa la guerra ai Franza e ai presunti poteri forti della città”.