“E’ inconcepibile che per cambiare una lampada, asfaltare un tratto di strada o ripristinare una botola bisogna aspettare mesi, che non si creino villette per i bambini e che manchi la minima vigilanza nel territorio. Diventiamo un comune a se stante come gli altri del versante tirrenico”. Così, il Consigliere della Sesta Circoscrizione vuole esprimere la sua delusione nei confronti di una politica che, amministrando la Città di Messina, a suo parere non è stata in grado di soddisfare i bisogni dell’intera popolazione, lasciando scoperti interi villaggi immersi nell’Area peloritana.
“In questi quasi 5 anni ho assistito ad un’assenza della politica attiva che possa garantire i servizi alla gente e che dia fiducia nelle istituzioni – insiste Lambraio -. Non ritengo opportuno puntare il dito contro nessuno, perché credo che tutti anche in piccola parte siamo complici di questo sistema malandato, ma voglio continuare a credere che tutto possa sempre migliorare prendendo atto degli errori compiuti”.
Il consigliere è convinto che il Comune di Messina non possa gestire l’intero comprensorio della Sesta Municipalità, che le possibilità economiche e strumentali non siano adeguate e che solo un divorzio territoriale potrebbe illuminare dei luoghi che tutti invidiano, dove ricade una Riserva Naturale con paesi caratteristici e km di costa che bagnano l’intera zona.
“Credo fermamente che possano diventare una vera fonte di turismo e sviluppo economico, prendendo spunto dai comuni vicini da noi invidiati. Chiedo, dunque, agli organi in indirizzo, che sia valutata la possibilità di creare un nuovo Comune capace di gestirsi in piena autonomia”.