Sciagura ferroviaria di Milano, Malaponti: "Vicini ai pendolari, impensabile morire per andare a lavoro"

Mentre si aggrava il bilancio delle vittime dell’incidente ferroviario avvenuto questa mattina alle porte di Milano (3 morti e 10 feriti gravi) ed in attesa che gli organismi competenti accertino le responsabilità sull’accaduto, le organizzazioni sindacali chiedono un incontro urgente con le aziende di trasporto ferroviario coinvolte e Regione Lombardia per fare al più presto chiarezza sulla dinamica dell’accaduto, per evitare che tali drammatici episodi si ripetano.
Non mancano le polemiche e le reazioni davanti ad una simile tragedia, ma il primo a restare con i piedi per terra è il presidente del Comitato dei pendolari, Giosuè Malaponti, che da anni si batte in Sicilia per denunciare le inadempienze del trasporto ferroviario. “Impensabile morire per andare a lavorare, il mio pensiero è alle famiglie – afferma Malaponti – è prematuro dare giudizi, sarà la magistratura ad accertare cause ed eventuali responsabilità.
Di sicuro qualcosa non ha funzionato, pare che l’incidente sia stato causato dal cedimento dei vagoni centrali, ma ripeto è presto per stabilire le reali cause del deragliamento. Da anni ci battiamo per la sicurezza – conclude Malaponti – ma l’incidente ci può stare, succede in auto, in pullman e purtroppo può accadere anche in treno”.

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