“Niente utilizzo delle pompe di calore per riscaldare gli ambienti; niente utilizzo dell’acqua dopo le ore 12 per l’impossibilità di avviare l’autoclave; abolizione del turno pomeridiano per l’evidente diminuzione dell’illuminazione naturale, senza poi considerare l’inconveniente dei WC nei bagni”. Il consigliere comunale Libero Gioveni è allibito. Sono stati inaugurati da cinque giorni i nuovi locali della scuola “Leopardi” di via Bonino, senza però che l’energia elettrica venga erogata. Detto in altre parole, i bambini fanno lezione senza che vi sia elettricità.
“Ma come si fa ad inaugurare una scuola facendo fare lezione a dei bambini senza energia elettrica, – prosegue il consigliere comunale – magari per il solo gusto di tagliare un nastro, buttando così solo fumo negli occhi a dei genitori che invece, per quanto hanno subito lo scorso anno, meriterebbero il giusto rispetto?
“A chi bisogna attribuire stavolta le responsabilità di quanto accaduto? Chi bisogna “buttare giù dalla torre” fra l’assessore Alagna e l’energy manager di Palazzo Zanca ingegner Saglimbeni, responsabile dei contratti con le società erogatrici dei servizi energetici? (tra l’altro non nuovo a queste “imprese” visto che in alcune scuole come la “Albino Luciani” e la “La Pira” si è patito il freddo per il mancato allaccio del metano nonostante l’esistenza di impianti di riscaldamento nuovi di zecca?).
“La verità – conclude amaramente Gioveni ricordando anche la vicenda della “Pascoli” – è che dalla torre bisognerebbe buttare non soltanto l’assessore Alagna (che intanto invito a chiarire quanto vergognosamente accaduto), ma anche un sindaco “insegnante” che in questi 5 anni avrebbe dovuto fare nel mondo della scuola quella “rivoluzione” a lui tanto cara ma che di fatto è rimasta solo nella sua mente!”.