Le graduatorie definitive erano state stilate a giugno 2014. 800 furono le domande selezionate su oltre 4850 presentate nella sola Messina. Un finanziamento complessivo pari a quasi due milioni e mezzo che avrebbe potuto dare temporaneamente una boccata d’ossigeno alle tante, troppe famiglie meno abbienti, che sono state tra le prime a dover fare i conti con la Grande recessione. Poi il nulla. Un silenzio assordante da parte della Regione, la quale non ha mai dato il via libera per l’inizio dei lavori, nonostante in altri piccoli comuni siciliani fossero già stati avviati quasi immediatamente. Adesso sono passati circa tre anni e mezzo, si inizia a parlare di una ripresa economica a macchia di leopardo in Italia, ma ancora nulla si sa di quando prenderanno avvio i cantieri di servizio.
A puntare nuovamente i riflettori su questa controversa vicenda è stato il consigliere comunale Libero Gioveni, il quale ha indirizzato un’interrogazione all’Amministrazione: “Il sottoscritto interroga il signor assessore ai Servizi sociali al fine di conoscere, attraverso una Sua nuova interlocuzione con l’assessorato regionale competente, se ci siano ancora concrete possibilità di concedere ai nostri circa 800 concittadini disoccupati utilmente collocati in graduatoria questa breve, ma senz’altro preziosa, opportunità lavorativa”.
Infatti, “non è ancora emerso ufficialmente quali siano stati i risvolti rispetto a questa potenziale risorsa lavorativa per parecchie famiglie in difficoltà e semmai questa potrà essere realmente sfruttata! – si legge nell’interrogazione – La rassegnazione è senza dubbio il sentimento che predomina maggiormente in centinaia di nostri concittadini al pari di una disaffezione verso le istituzioni, anche perché in parecchi comuni della Regione i cantieri furono avviati e in altri della provincia di Catania addirittura si moltiplicarono! (e tutto ciò non può che ledere la dignità di cittadini messinesi!)”.