Uno stringente mistero avvolge e pervade l’Azienda Trasporti Municipalizzata di Messina sul fronte del sistema di selezione utilizzato dall’agenzia incaricata: non sono mai comparse graduatorie pubbliche, l’esclusione dei tagliati fuori non è stata motivata, per la stessa ragione di ermetismo “non è dato sapere quali requisiti preferenziali vantano gli assunti”. A palesare dubbi e perplessità è il sindacato OrSa Sicilia, con Francesca Fusco, che chiarisce come nessuno si accanisca contro gli uffici di via La Farina prendendo per oro colato “maligne fantasie popolari”. Secondo la sigla autonoma, il metodo dei reclutamenti non è l’unico vicenda che lascia spazio a controversie di poca trasparenza. “All’interno dell’Azienda si consumano avanzamenti di carriera annunciati che hanno come destinatari personaggi noti: segretari di organizzazioni sindacali, parenti di consiglieri comunali… che, guarda caso, sono puntualmente preferiti ai lavoratori comuni mortali”.
“Lo stesso Foti che smentisce ogni sorta di ‘favoritismo’ è stato a lungo Direttore Generale senza affrontare la selezione prevista dallo statuto aziendale – sostiene la segretaria OrSa Fusco -, assunto con nomina diretta a discapito di altri candidati che ambivano a misurarsi sulla base del curriculum vitae e oggi è presidente del CdA attraverso nomina che diversi consiglieri comunali giudicano illegittima”.
Le “chiamate con contratto” di autisti in Atm si sono svolte attraverso agenzia interinale, fatto che ha scatenato incertezze sulla validità, mostrate recentemente dal Consigliere Comunale Carreri al sindaco senza alcun doveroso riscontro e prima ancora denunciate dall’ex Consigliera Comunale Donatella Sindoni, in sede di Commissione Mobilità, additando il torbido sistema di selezione ed indicando soggetti imparentati con dipendenti dell’azienda e/o riconducibili a esponenti della politica cittadina e del sindacato.
L’OrSa rispolvera le mosse dei consiglieri per avvalorare al Sindaco Accorinti che sull’argomento si è chiesto di scalfire la “coltre di timoroso silenzio”, dentro cui sono implose le intime sensazioni dell’intera cittadinanza rivelate da questo sindacato.
“Clamoroso il caso della selezione interna per la copertura di posizioni superiori in ambito ZTL – prosegue la rappresentanza sociale. L’OrSa ebbe l’accortezza di anticipare i nomi dei probabili promossi, previsione confermata dai fatti: “in una città normale si sarebbe acceso il putiferio invece nulla. In azienda i lavoratori sanno, subiscono e tacciono per non entrare nel mirino della dirigenza che attaccando il personale dell’Orsa ha provato come sa essere vendicativa con chi non si allinea. Solo adesso, si annuncia il concorso per la posizione di Direttore Generale ma secondo lo Statuto ATM l’Attuale Direttore De Almagro poteva assumere la funzione per soli 30 giorni, invece dirige l’azienda da giugno 2017, emana ordini di servizio e pone in essere iniziative che vanno ben oltre l’ordinaria amministrazione in attesa di un direttore vincitore di concorso”.
Anche in questa circostanza il sindacato OrSa azzarda una previsione. “Alla vigilia delle elezioni Amministrative il concorso per la posizione di Direttore Generale confermerà gli attuali equilibri, se azzecchiamo anche questa i casi sono due: l’OrSa è popolata dalla discendenza di Nostradamus oppure in Atm la situazione non è così trasparente come si racconta e il Sindaco dovrebbe porsi alcune domande”.
Prima di trasmettere questa missiva, l’Organizzazione a tutela dei dipendenti era consapevole che sarebbe scoppiata la nota guerra a “quelli dell’OrSa”, con provvedimenti disciplinari pretestuosi, tesi a mettere il bavaglio all’unica voce che ha il coraggio della denuncia; “attualmente, siamo impegnati a difendere le nostre unità occupazionali in tribunale anche per i diritti negati con arroganza. Fortunatamente, la Legge riconosce puntualmente le rivendicazioni di questo sindacato e ordina ad Atm cospicui risarcimenti pagati con i soldi dei cittadini. Anche questi eventi dovrebbero far riflettere l’Amministrazione”.