A Zafferia si studia per spostare una falda acquifera che provoca infiltrazioni gravose e danni per la salute di chi vive nel “Case Fantasma” e nel frattempo un gruzzolo di quasi un milione di euro è stato trasmesso dalla Regione Sicilia e programmato per l’abitato così precario dalle fondamenta. La somma servirà a coprire interventi strutturali e di manutenzione del lotto L-M-N, nello specifico, nella realizzazione di un termocappotto esterno e di lavori sui terrazzi, che fungeranno da protezione contro l’umidità.
“Dopo anni di abbandono e indifferenza da parte delle Istituzioni, finalmente, grazie alla lotta costante intrapresa nell’ultimo anno e dalla tenacia dagli abitanti del Comitato di Zafferia e dall’Organizzazione Sindacale Fronte Popolare Autorganizzato – S.I. Cobas Messina, abbiamo raggiunto un importante traguardo: si tratta di 954 mila euro”.
Inoltre, sarà realizzato l’ascensore nella Palazzina L, lo stesso che ne impedisce l’abitabilità nel fabbricato e che di conseguenza, impedisce a 20 famiglie di avere un contratto. L’ascensore partirà dal primo piano, perché le infiltrazioni d’acqua che ne derivano dai cantinati ed oltre in profondità nel terreno di edificazione, ne ostacolano il corretto funzionamento. L’Istituto Autonomo Case Popolari, attraverso un Protocollo d’Intesa con Università e Genio Civile, ha instaurato uno studio Geotecnico che ha lo scopo di deviare la falda acquifera e mettere in sicurezza gli abitanti di Zafferia. Lo studio, a detta dello stesso Ingegnere Capo del Genio Civile Leonardo Santoro, implica la raccolta di dati con strumenti piezometrici per tanto tempo, ad opera di un pool di geologici tra Ateneo e Iacp. Fino a quando non si definirà il progetto di deviazione della falda che dovrà essere depositato al Genio Civile e per cui si calcola la fine dell’anno, le 214 famiglie vivranno ancora a bagnomaria.
La sigla sindacale ha richiesto allo I.A.C.P, attraverso il nuovo Amministratore Condominiale, la messa in sicurezza dell’area dove doveva essere costruita la quarta palazzina, nella quale vi è un buco del diametro di circa 17 metri, non recintato, che potrebbe recare rischio ad adulti e soprattutto bambini. Quest’area per cui si avanza istanza potrebbe essere utilizzata per scopi sociali, quali: Orto Sociale Autogestito dagli abitanti e Area attrezzata per Bambini.
Il Fronte Popolare Autorganizzato – SI Cobas Messina non si dirà soddisfatto fino a quando tutte le 214 famiglie di Zafferia vivranno sicuri in alloggi asciutti, e non negli attuali insalubri alloggi a bagnomaria con le pareti di spugna, nel quali vivono da troppo tempo, dove nel frattempo bambini ed anziani si sono ammalati di gravi malattie respiratorie o morti, come nel caso del piccolo Cristian.
BASTA PIU’ MALATTIE, BASTA PIU’ MORTI! Basta speculazioni edilizie sulle nostre vite! Per un Diritto alla Salute, alla Dignità ed alla Vita…